Repesa - Intanto ringrazio il pubblico per il bentornato, e per come hanno tifato pur sapendo quello che è il nostro attuale momento difficile. Siamo molto indietro, lo dico sempre, non abbiamo ancora fatto un allenamento 5 contro 5 e fatichiamo contro squadre organizzate come lo è Reggio Emilia. Dispiace perché era una gara ufficiale, ma chiedo di stare uniti perché i ragazzi lo meritano, e lo hanno dimostrato negli ultimi minuti. Dobbiamo continuare a lavorare, recuperare giocatori per lavorare come si deve sia dal punto di vista tattico che organizzativo. Non abbiamo fatto un vero ritiro, eravamo in pochi, ma anche questa è una sfida per provare ogni giorno a fare un po’ meglio. Nel finale si sono viste le nostre qualità umane, l’orgoglio, laddove altro ancora non riusciamo a fare. Abbiamo reso il finale più piacevole, ma non siamo ancora pronti: durante i timeout chiamo giochi che non abbiamo mai allenato. Baldasso? Deve essere duro per migliorare e avere maggiore lucidità nelle letture, in altre cose mi piace, come il suo carattere e la voglia di stare sempre a testa alta. E’ trasparente, orgoglioso, non è presuntuoso, e nel finale ha spinto nel modo giusto. Procida? Non si è allenato per molto tempo, bisogna avere pazienza e in difesa deve lavorare nel modo di posizionarsi. Dobbiamo ripartire da tante cose, per ora loro sembravano tre volte più veloci di noi, e noi il ritiro non lo abbiamo fatto. Sono soddisfatto di come la squadra abbiamo giocato di insieme, dietro dobbiamo essere organizzati, produttivi e connessi. Ma anche per questo ci vuole tempo. Gli infortunati? Io vorrei creare una fortezza dove tutti riusciamo a stare insieme, gente che non si arrende mai, e non una casa dove c’è gente separata, e questo è il mio obiettivo. Sapevo che ci sarebbe stato un giorno in cui avrei dovuto parlare di queste cose, e avrei potuto mandare il medico in conferenza stampa. Avrei voluto tutta la squadra pronta il primo giorno, ma ora dobbiamo mettere tutto a posto. La voglia che ci ha messo la squadra nel finale lo dimostra. Aradori? Si è curato tutta l’estate, rispetto alla scorsa preseason sta molto meglio. Chiedergli di essere un grande difensore non ha senso, ma ha sbagliato poco. Da qui all'esordio? Ora cerchiamo di fare allenamenti duri, giocare partite per migliorare l'intensità.

Caja - Sarà banale, ma la prima cosa è la felicità per avere il pubblico. Quando è entrata in campo la Fortitudo noi eravamo ancora sotto, ma il boato faceva pensare ad un palasport già pieno. Per il resto siamo in precampionato, siamo riusciti fin qua ad andare avanti senza particolari problemi e per 35’ la cosa si è vista, specie in difesa. Poi la Fortitudo ha avuto reazione di orgoglio, normale davanti a questa gente, ma sappiamo che hanno avuto una prestagione diversa da noi, e quindi alla prima di campionato sarà tutta un’altra cosa


(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)
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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92