REPESA: MAI CONTATTATO DALLA FORTITUDO. IL POZ E' L'UOMO GIUSTO AL POSTO GIUSTO

Jasmin Repesa, che era stato associato alla Fortitudo dopo il passo indietro di Matteo Boniciolli, è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco le sue parole su Gianmarco Pozzecco.

Penso che il Poz sia l'uomo giusto al posto giusto. Alla Fortitudo serviva una persona in grado di provocare un piccolo tenemoto per risvegliare la squadra e calmare l'ambiente. Non è poco. Pozzecco conosce la piazza, i tifosi, i giocatori, con qualcuno di loro ha anche giocato. E' l'ideale.
Dopo il famoso episodio della lavagnetta che rapporto c'è? Un rapporto ottimo. Sa che gli voglio bene. Ma tornando indietro, in quel momento, rifarei la stessa scelta, anche se capisco che forse Gianmarco pagò un po' troppo. D'altra parte io sono un testone, non cambio facilmente una decisione. Il Poz sa che mi dispiacque e che mi dispiace per lui. Oggi lo vedo molto maturato come allenatore, e probabilmente capisce molto meglio cosa sia successo nel 2005 e perché lui abbia pagato tanto per la mia decisione di mandarlo via.
Le voci sul mio arrivo in panchina? Onestamente non sono mai stato contattato da qualcuno della Fortitudo.
Nel caso ci penserei? Ci sono due fattori importanti. Il primo è che quest'anno avevo deciso di prendere una pausa dopo un periodo non facile con Milano. Non ho voluto considerare alcuna proposta in Italia o in Europa. Subentrando come allenatore, non si trova una situazione facile. Io sono un coach più adatto a lavorare su un progetto dal primo giorno. Il secondo aspetto è che tutti sanno che il mio cuore è fortitudino. Ma adesso c'è un altro allenatore: la persona giusta al posto giusto.
Quanto manca il derby? Tantissimo. E' una partita che cattura l'interesse di tutto il basket italiano, non solo di Bologna. Spero che la Fortitudo sia promossa e che l'anno prossimo si giochi il derby con la Virtus. Ne sarei felice prima di tutto come persona. Lo dico da allenatore che non ha mai perso un derby, né a Bologna, né a Milano.