Il doppio ex Carlo Recalcati è stato sentito da Fabio Cavagna per la Provincia. Un estratto dell'intervista.

"La Fortitudo per una parte della città è la rivalsa nei confronti della Virtus. Perché pur essendo nata prima, la Effe è arrivata dopo in serie A e così gli appassionati Fortitudo hanno dovuto sopportare per anni questa presenza ingombrante della Virtus trovando tuttavia un modo tutto loro di vivere la pallacanestro. Quello non fatto necessariamente di pensare a vincere, ma di avere la capacità di stare insieme, di soffrire, di reagire. E pur nella sofferenza, essere capaci di godere di tutto ciò che l'attività permette loro di avere in quel preciso momento storico. Questo modo di essere ha permesso loro di superare i tanti momenti negativi. E sotto questo profilo la F va presa ad esempio proprio per lo spirito che ha sempre contraddistinto i suoi sostenitori. Che fossero in A A2 o serie B, non ha fatto mai differenza. Con il PalaDozza sempre pieno. Ciò che hanno sempre voluto vedere sul campo è la piena partecipazione, la disponibilità, la capacità di soffrire indipendentemente dal talento dei giocatori che componevano le squadre. E questa è una mentalità che sicuramente premia.
Loro non è che hanno rischiato di scomparire, perché a un certo punto sono scomparsi veramente. Ma lo spirito Fortitudo non è mai venuto meno. I tifosi sono rimasti legati alla F, alle attività che comunque continuavano a proporre anche in assenza della pallacanestro in attesa che il club riprendesse la posizione avuta in passato. Non solo non hanno perso uno spettatore, ma pure lo sponsor è rimasto attaccato.
In sintesi, fede e passione in casa Fortitudo sono indipendenti dal risultato, dalla posizione di classifica, dalla competizione alla quale si sta partecipando. Anche se poi quando non vincono si incazzano anche loro...
Oggi Fortitudo e Cantù sono due società che indipendentemente dalla classifica devono cercare di consolidarsi. Quindi sotto questo profilo sono simili. L'errore che non deve fare la F è di voler concedersi voli pindarici inseguendo la Virtus per rivaleggiare con la stessa. Perché quest'ultima è già ben consolidata mentre la Fortitudo è all'inizio di un percorso. Deve dunque guardare in casa propria, tirando dritto in attesa di un progetto più ambizioso."

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