NPC VIRTUS SPES VIS 79
DESPAR 4TORRI FERRARA 73
Virtus: Sassi n.e., Poluzzi 11, Minghè n.e., Grillini 13, Di Placido n.e., Corcelli 3, Guglielmo 7, Francesconi, Chiappelli 15, Porcellini 15, Filippini 15. All.: Alfieri.
Ferrara: Chiusolo, Bergamin, Fenati, Brandani, Govi, Parmeggiani, Lugli, Martini, Pasquini, Magni, Agusto, Albertini. All.: Cavicchioli.
Parziali: 19-22, 40-42, 61-57.
Arbitri: Savelli e Sidoli.

E il pokerissimo è servito. O scala reale, se preferite. Il successo, sofferto, difficile, combattuto conquistato con Ferrara vale molto di più del secondo posto in classifica e il vantaggio negli scontri diretti con gli estensi. Vale la quinta vittoria consecutiva per i gialloneri, che chiudono il ciclo terribile di fine 2015 e inizio 2016 come meglio non potevano, con avversari come Piacenza, San Marino e 4Torri battuti col gioco e col carattere. Vale la consapevolezza di essere una Squadra con la S maiuscola, pur senza Morara a letto con la febbre a 39 e con Porcellini che lascia col fiato sospeso per una botta alla caviglia. Vale, a questo punto, il ruolo di anti Forlì a tutti gli effetti.
«Ferrara si è dimostrata una grande squadra – il commento di un esausto Alfieri a fine partita -. È stata una faticaccia. Siamo rimasti aggrappati all’avversario nel momento più difficile. Poi, una volta avanti, siamo rimasti concentrati. Ma non abbiamo ancora fatto nulla. Il campionato è lunghissimo. Godiamoci questa vittoria, bella, bellissima, ma da martedì ci concentreremo su Modena».
Il “momento Virtus” questa volta arriva a fine terzo quarto. Sul 51-55 per Ferrara, Imola mette a segno un parziale di 10-0 che cambia il volto del match. Fino ad allora, infatti, la Virtus aveva sempre inseguito (sotto anche di 12), fatto salvo per i primissimi minuti. Da lì in poi Guglielmo e compagni non si fermano più e prendono non proprio il largo (perché la forbice di vantaggio non è mai oltre gli 11 punti), ma ormai sono padroni della partita. Così sembra, almeno. Ma se Ferrara è seconda un motivo ci sarà. Nel suo momento peggiore, infatti, gli estensi ritrovano la quadra e si rifanno sotto minacciosi. A 3’31” Parmeggiani segna il canestro che vale il -4. Tutto da rifare.
Gli ultimi minuti saranno interminabili. 100 secondi alla fine: la bomba di Grillini si ferma sul ferro. In contropiede Agusto firma il meno due, ma sbaglia il libero aggiuntivo concesso per fallo (il quinto) di Corcelli. Non sbaglia invece Grillo che dalla lunetta è implacabile. Siamo a 47” dalla sirena. Imola è ancora avanti di quattro. Gugliemo è superbo in difesa e subisce fallo da Parmeggiani (anche per lui è il quinto). È l’azione chiave. Porcellini, da vecchia volpe, conquista un fallo e va ai liberi. Il suo due su due è una sentenza di condanna. Vince la Virtus ed è davvero una goduria. Per la cronaca, ancora una volta, la terza in quattro partite, cinque giocatori gialloneri vanno a referto con più di 10 punti.

CAPO D'ORLANDO - VIRTUS, IL PREPARTITA
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE