Scenari salvezza ancora da delineare con 4 squadre ancora a rischio. A Pesaro (22 punti) basterà battere Cantù (22, ma già salva) domenica per uscire dal novero delle candidate; in caso di sconfitta la Consultinvest rischia digiocarsi il tutto pertutto nell’ultimo turno sul campo di Torino. Tra le tre Squadre a 20 punti, l’unica che non dipende dai risultati altrui è Caserta, che vanta un 2-0 sulla Virtus Bolognaed è in vantaggio (1-1 e più 2)sulla Manital. La Pasta Reggia potrà salvarsi con un turno d’anticipo vincendo a Brindisi, oppure festeggiare in casa battendo Trento il 4 maggio. Domenica potrebbe salvarsi anche Torino: se la Manital vincesse a Casalecchio, il 2-0 negli scontri diretti con Bologna darebbe ai piemontesi la salvezza anticipata. In caso contrario, dovrà salvaguardare il più 5 dell’andata in caso di parità a due con la Virtus,oppure battere Pesaro nell’ultimo turno, e a meno di una sconfitta della Consultinvest contro Cantù arrivare in parità con Caserta che è 2-0 con Bologna. L’unica squadra che dovrà forzatamente aspettare l’ultima giornata anche in caso di vittoria contro l’Auxilium è proprio Bologna: la Virtus ha scontri diretti negativi con tutte le avversarie (0-2 con Caserta e Capo d’Orlando, 1-1 e meno 10 con Cantù, 1-1 e meno 3 con Pesaro) eccetto la Manital (partendo però dal meno 5 dell’andata). Per salvarsi senza calcoli la squadra di Valli dovrà vincere entrambe le due gare residue (il 4 maggio andrà a Reggio Emilia); la vittoria contro Torino corredata dall’eventuale differenza canestri favorevole non sarebbe sufficiente, l’altra condizione necessaria da evitare è una parità a tre o più squadre che comprenda Caserta. Dunque per salvarsi con una sola vittoria Bologna dovrà sperare che la Pasta Reggia conquisti zero o quattro punti nelle ultime due gare.

Il quadro dipinto sopra - tratto da Spicchi D’Arancia - fa capire bene qual è la situazione della Virtus a oggi. Seria, serissima, quasi disperata. Per uscirne con le proprie forze c’è un solo modo, ed è quello di vincere le due partite restanti. Con una sola vittoria, bisognerà sperare nei risultati altrui. Perdendo domenica, sarebbe retrocessione.

Con questa consapevolezza, c’è il dovere di provarci fino in fondo. Lo sanno società e proprietà, che in settimana hanno incontrato i tifosi dopo la contestazione di domenica sera. Lo sanno staff tecnico e squadra, che da ieri sera sono in ritiro a Zola Predosa: Per noi è la partita del titolo, come se dovessimo giocarci lo scudetto. Scateneremo l'inferno, ha detto Dexter Pittman a Stadio e Corriere. Lo sanno appunto i tifosi stessi, che domenica riempiranno la Unipol Arena in ogni ordine di posto. I Forever Boys chiedono a tutti “solo per la maglia” di riempire gli spalti già dalle 17.45. Lo sanno gli storici ex che ieri sono andati ad assistere all’allenamento bianconero, Gigi Serafini (Ci sono 130 anni di storia da salvare) e Renato Albonico: A portare il nostro piccolo contributo, per far capire a questi ragazzi cosa significa la Virtus, il sentirsi in famiglia con questa canotta addosso, sempre a Stadio.

Una partita da dentro e fuori, da vita o morte, da vincere almeno di 6. A ogni costo, oltre l’aspetto tecnico, oltre le difficoltà di questa stagione e dell’ultimo periodo. Se questa squadra ha qualcosa dentro questo è il momento di tirarlo fuori, partendo dall’unica certezza di quest'anno: il proprio campo di casa, dove sono arrivate 9 delle 10 vittorie stagionali. Trascinata dal suo pubblico, in qualche modo la Virtus deve prendersi la decima vittoria casalinga, non ci sono alternative.

Alla Unipol Arena si gioca domenica alle 18.15, con diretta Rai Sport, Radio Bruno e Radio Bologna Uno.

(foto Francesca Soli)

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