Le parole di Gianmarco Pozzecco alla vigilia di gara 1 a Casale.


“Ho dichiarato un po’ troppo in fretta una opinione, positiva, su Casale, definendola quadrata. L’ho rivista più a profondo, con tutti i dettagli, e onestamente mi ricredo sul loro talento: ne hanno eccome, con Blizzard, Tommasini, Sanders e Martinoni che non devo certo raccontarvi io. Sono rimasto sorpreso, avevo visto Severini anni fa da under e mi aveva già colpito, ma anche tutti gli altri giovani.”

Domani chi starà fuori? “Non l’ho ancora detto ma l’ho già deciso. Prima lo comunicherò al giocatore e poi alla stampa. Ma non lo dico anche perché può capitare qualsiasi imprevisto, e devo tenerli tutti concentrati. Avevamo qualche acciaccato, ma ora stiamo fisicamente bene, dopo aver speso grandi energie per eliminare una grandissima Verona, abbiamo ricaricato le pile, e l’unica perplessità è che in settimana siamo stati mediamente bravi senza nulla che mi abbia fatto incazzare. Quando mi fanno incazzare sotto certi aspetti è anche meglio…”

E’ la prima serie senza il vantaggio del fattore campo. “Ci sarà un palazzo pieno, un ambiente di un certo tipo, l’atmosfera è molto coinvolgente”

Continui a dire che la squadra deve crescere. “Io non sono qua da nove mesi, quindi tanti dettagli li vedo anche diversamente da Boniciolli e quindi li gestisco in altro modo. La pallacanestro è bella anche per questo, non c’è un copia e incolla e per questo serve un allenatore, non un programmatore. Non ho avuto tanto tempo per passare ai giocatori il mio credo cestistico, specie in periodi in cui abbiamo dovuto più recuperare che non allenare, e ora anche i tempi di recupero sono importanti. Per una squadra anziana questo è più complicato, perché questi giocatori sanno come gestirsi individualmente, i giovani lo fanno diversamente, e la crescita per questo è diversa da singolo a singolo. Una cosa che non facciamo, e che spero di non fare, è lamentarci reciprocamente, forse grazie anche al fatto che contro Verona siamo stati sempre concentrati, e abbiamo saputo gestire i nostri alti e bassi. Magari non abbiamo difeso al meglio, ma ci sono sempre anche gli avversari?”

Firmeresti un 1-1. “Se vinciamo domani no. Lo firmo se domani perdiamo… Comunque lo farei, ma penso piuttosto a giocarmela. Noi abbiamo fatto il nostro, giochiamo con la squadra più forte dell’altro girone, siamo arrivati secondi, ora l’appetito vien mangiando. Nessuno dei miei ragazzi si è accontentato di essere arrivato fin qui, giocare per la Fortitudo e per questi tifosi è meraviglioso, ma sappiamo anche che giocare contro la Fortitudo dà a tutti motivazioni extra. Allora noi dobbiamo cavalcare questa energia, e viverla come un qualcosa di positivo. Vogliamo raggiungere un sogno, e per questo non dobbiamo cadere nella negatività, anche io devo fidarmi di più dei miei”

L’altra semifinale? “Pronostico apertissimo, può finire in tutti i modi”

Però se vincesse Treviso ci sarebbe il vantaggio del fattore campo. “Noi abbiamo giocato due serie casalinghe facendo sempre 2-0 dopo gare molto convincenti. E questo è un grande beneficio che potremmo non avere. Con Casale siamo 50 e 50, poi vedremo cosa capiterà, ma Treviso mi pare più in forma e potrebbe con questo pareggiare il non avere fattore campo. Loro giocano meglio, Trieste ha un grande pubblico, tutto si pareggia. Poi magari Trieste le stravince tutte… nei playoff può cambiare tutto da un momento all’altro. Noi abbiamo un trend positivo che ci siamo meritati, l’unica gara che non mi è piaciuta è stata quella – inutile – con Mantova – ma so che è un attimo che diventi negativo, che possiamo finire 0-1 o 0-2 prima di poter giocare nel nostro fortino.”

Sfida tra difese. “Loro hanno una difesa pazzesca, fisica, mettendo le mani addosso. Noi dovremo essere pronti a contrastarli con fisicità, dinamismo ed energia. La loro difesa nasce da una grande organizzazione, hanno lo stesso allenatore da anni e giocatori che si conoscono bene. E’ un grande vantaggio, sanno sempre cosa fare, e poi questo si ripercuote in attacco. In difesa, come ha detto oggi Mancinelli, servirà essere concentrati 40’, perché se lo facciamo giochiamo bene”

Mentalmente quanto siete migliorati come continuità, e quanta stabilità vi ha dato Okereafor? “Sicuramente Teddy è più regista di McCamey, che io non vedo come play. A volte gioca anche da guardia con Rosselli a portare palla, e funziona. Okereafor è arrivato poco prima di me, anche per questo c’è stato bisogno di crescere, così come c’è sempre bisogno di Fultz. Sono cose che non arrivano facilmente, ci può essere insofferenza verso un nuovo arrivo perché è normale temere di avere meno spazio. La concentrazione è importante, abbiamo questo difetto di farci condizionare da stupidaggini, e questo ci fa pensare ad altre cose. Non deve succedere, si può sbagliare, qualche giorno fa un vostro collega ha scritto cose che non avevo detto e io avevo chiesto che non mi fossero messe in bocca cose non mie. Se nove su dieci non lo riportano ci sarà un motivo… ma lui continuerà a fare il suo, così come tutti noi che possiamo sbagliare ma andiamo avanti lo stesso. I giocatori hanno il proprio palcoscenico, e devono essere capaci di resettare dopo un errore. L’errore va accettato, senza fregarsene. “

Mancinelli ti tiene ancora il muso? “Siamo e saremo sempre amici, ora è normale che io abbia un ruolo diverso. Allenando si deve essere anche cinici, e questo può condizionare il rapporto con i giocatori, ma se sei una persona onesta i giocatori lo capiscono”

Il video, grazie a Sportpress.

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