Chiusa l’esperienza Fortitudo e tornato a Formentera, Gianmarco Pozzecco è stato sentito dal Carlino. Un estratto dell’intervista.

“Ho vissuto sensazioni fortissime, e la prima partita per me è stata indimenticabile. Rientrare al Paladozza, dopo esserne uscito per colpa di nessuno ma comunque malamente e con tanta sofferenza da parte mia è stato impagabile. Accoglienza indimenticabile, e anche se non è andata come speravamo quello che ho provato è indescrivibile.
Perché ho chiuso? Fin dalla prima telefonata con Carraretto ho combattuto per avere il contratto anche per il prossimo anno, e lasciare è stato sofferto. Sono contento di non essere andato da nessuna altra parte, questo rende ancora più chiaro che sono io che ho lasciato. E sono uscito a zero euro perché è una decisione mia ed è giusto che non percepissi nulla.
Cosa non è andato? Ho lasciato che la squadra sottovalutasse la semifinale. Non mi era mai successo di non avere empatia con la mia squadra, ma non c’erano giocatori felici: Fultz e Amici l’anno prima giocavano molto, Rosselli era sceso dalla A2, McCamey era l’undicesimo. Non c’era la necessaria armonia.
Troppo coinvolto? Forse questo mi ha condizionato nel rapporto con gli arbitri, che però devono diventare professionisti.
Ora sarò il primo tifoso, e spero che la Fortitudo sia la prima ad essere promossa”

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91