Giovanni Pini, lungo Fortitudo, è stato sentito da Damiano Montanari per Stadio. Un estratto dell’intervista.

“Il salto di qualità? Sono in un contesto che già conoscevo, e il nuovo coach fin dal primo giorno mi ha spronato a provare cose nuove, a tirare quando me la sentivo, ad attaccare di più. Dalla fine della scorsa stagione ho capito che avrei dovuto cambiare la mia tecnica di tiro. Per tutta l’estate ho lavorato con coach Tasini per perfezionarmi. Non mi sono montato la testa per una tripla in Supercoppa, ma con il tempo spero di mettere su un tiro da tre affidabile.
Non ho mai giocato in una squadra così, con tutti ottimi passatori. Fantinelli è bravissimo a scaricare, Rosselli e Mancinelli hanno una visione di gioco incredibile e Leunen sa due secondi prima dove va la palla. Io cerco di farmi trovare pronto, mi piace zittire le critiche.
Scorso anno? E’ stata una stagione particolare, abbiamo iniziato con una certa rotazione, poi abbiamo inserito Bryan e il sistema è cambiato. Il Poz all’inizio ha detto chiaramente che non mi conosceva, per questo mi ha messo fuori la prima gara contro Treviso, anche se poi di me è stato soddisfatto.
Domenica? Attenzione, non inganni la preseason negativa di Verona, lotteranno per i primi quattro posti.
Il gruppo? Adesso tutto è più facile e divertente, anche l’anno scorso c’era un bel gruppo, ma in campo era un po’ più complicato”

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91