Giovanni Pini è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

Nelle ultime due partite 19.5 punti di media. Ci penso il giusto. Non controllo quasi mai le mie statistiche, a parte la percentuale ai tiri liberi: quella è importante per il mio modo di giocare. Sono abbastanza soddisfatto. Io cerco di dare sempre il 100%, poi ci sono partite in cui faccio qualche errore in più. Mi sto allenando bene, concentrato. Voglio restare umile e non farmi prendere dalla smania di tirare. Siamo una squadra con un sistema in cui qualcuno può segnare di più in una partita e qualcun altro in quella dopo. L'obiettivo è solo uno: vincere.

L'infortunio di Mancinelli per lei è stato un "vantaggio"? Con Mancio infortunato ognuno deve dare di più. Poi è chiaro che, giocando di più, si produca di più. Dal punto di vista tattico mi viene chiesto di sfruttare le azioni che mi creano i compagni. Il mio compito è farmi trovare sempre pronto.

I miglioramenti dall'anno scorso sono evidenti. Intanto ho un anno di esperienza in più. E poi essere rimasto a Bologna mi ha permesso di entrare più in confidenza con il mondo Fortitudo. Vestire la maglia biancoblù mi ha cambiato la vita professionalmente. Qui mi sento tranquillo, sicuro, come se fossi a casa mia, in mezzo a gente che mi vuole bene e a tifosi che mi sostengono sempre. Giocare un anno in più nella Fortitudo mi sta permettendo di fare la differenza. Chiaramente continuando ad allenarmi duramente: per me il lavoro paga sempre.


Domenica arriverà Forlì. È la nostra prossima partita e noi pensiamo solo a quella. Ci arriveremo in un buono stato mentale e fisico. Dopo la brutta prestazione generale a Piacenza siamo tornati in palestra senza colpevolizzarci, cercando di risolvere i piccoli problemi che inun campionato si possono presentare. Questo ci ha permesso di ricaricarci, anche come energie psicofisiche.
La chiave della partita? Noi siamo una squadra più lunga di Forlì. Dovremo imporre il nostro ritmo. Abbiamo tanti giocatori che possono entrare e fare qualcosa di buono. Cercheremo di fare la nostra partita.


A 26 anni sogna ancora la Nazionale? Ho collezionato una presenza quando giocavo a Reggio Emilia: Pianigiani mi convocò per l'All Star Game. Sicuramente indossare la maglia azzurra sarebbe fantastico. Il mio sogno è disputare una Olimpiade. So che sarà molto difficile. Però non mi do per vinto.

( Foto Fabio Pozzati/ebasket.it )

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