Dopo la disfatta di Capo D’Orlando il presidente della Fondazione Pietro Basciano ha parlato su tutti i quotidiani della città (Corriere, Repubblica, Carlino e Stadio).

Ecco una sintesi delle parole del numero uno bianconero:

Sono arrabbiato, anzi siamo tutti arrabbiati per come la squadra si è arresa contro una diretta concorrente. Userei termini ben più forti se non rischiassi di apparire volgare. Non c’è nessuno da salvare e sono totalmente d’accordo con le parole di Crovetti. Non ci saranno ribaltoni. In campo non c’è andata la Virtus ma un’altra squadra. Quella squadra non ha nulla a che fare con quella che ha avuto il coraggio di sconfiggere Brindisi dopo tre supplementari.

La proprietà suggerirà qualche provvedimento alla società? No, perchè abbiamo piena fiducia nel gruppo che sta guidando il club. Ci sono persone che hanno la giusta esperienza per uscire da questa situazione. Tra oggi e domani il consigliere delegato Daniele Fornaciari incontrerà la squadra e lo staff tecnico ed esprimerà tutto il nostro disappunto per quanto successo lunedì sera. Prestazioni del genere non possono essere tollerate e non devono più ripetersi.

Che cosa mi ha dato più fastidio? Io sono un appassionato, e come dico sempre faccio fatica a distinguere un playmaker da un pivot, ma è chiaro a tutti che quanto successo non dipende da un problema tecnico, ma dall’atteggiamento sbagliato con cui la squadra è scesa in campo. Se si escludono i primi cinque minuti del terzo quarto le facce dei giocatori lasciavano intendere quale sarebbe stato il risultato finale. Per questo siamo arrabbiati: nello sport si può vincere e si può perdere, ma bisogna giocarsela, e noi non lo abbiamo fatto.

Arrabbiatura significa anche delusione? Certamente. Contro Brindisi la Virtus ha dimostrato di essere una squadra volenterosa anche se non è perfetta e quando commette un errore si impegna per porvi rimedio. Mi chiedo come mai quello stesso gruppo abbia potuto disputare una partita del genere a Capo D’Orlando. Ecco perchè dico che quella che è andata in Sicilia non era la vera Vu Nera. Per quello che stiamo facendo, per come i tifosi ci sostengono, meritiamo che sia garantito l’atteggiamento giusto.

Temo la retrocessione? No, perchè io penso che la vera Virtus sia quella scesa in campo contro Brindisi. Quella che ha saputo ottenere quella vittoria dopo tre tempi supplementari. E’ chiaro che bisogna vincere martedì contro Pesaro sia per la classifica sia per dare un po’ di serenità all’ambiente. Giocheremo anche con Torino davanti al nostro pubblico e dovremo fare fruttare al massimo questo vantaggio, visto anche quello che succede in trasferta. Credo che i nostri giocatori siano persone intelligenti e capiscano bene in quale situazione siamo e sappiano come uscirne. Lo stesso concetto lo esprimo anche per il nostro staff tecnico. E’ composto da professionisti capaci che metteranno in campo tutti gli strumenti per evitare altre situazioni simili.

Abbiamo già inserito due giocatori. Quando ce l'hanno chiesto, siamo intervenuti. Lo staff non è in discussione ora, ma deve rimettersi in moto, a testa bassa. E lavorare per ritrovare quella motivazione, quella voglia che Giorgio Valli ha dimostrato di saper dare nelle partite precedenti, anche contro Brindisi. Ma che la proprietà non ha visto negli occhi di tutti a Capo d'Orlando. Mi auguro sappia far rivedere il temperamento mostrato finora.
Pesaro? E' decisiva per tutti quanti.


Ci sono novità sull’aumento di capitale? No, al momento non ce ne sono.

Quindi sono stati esclusi ribaltoni, ed è stata confermata la fiducia a coach Giorgio Valli e al GM Sandro Crovetti.
La prossima settimana sarà decisamente importante in casa Virtus: lunedì si terrà l’assemblea dei soci che delibererà l’aumento di capitale, martedì sera ci sarà la sfida con Pesaro.

VIRTUS, LE PAGELLE DELLA STAGIONE. GIORNATA 18
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE