Il presidente FIP Gianni Petrucci è stato ospite ieri sera di Basket City, il programma di TRC. Qualche estratto della trasmissione.

“C’è stata l’assemblea di Lega, sono stato diretto a dire i problemi che ci sono. Non è vero che se la Lega è debole la Federazione è forte, la Lega è nata come una delle prime in Europa, su idea di Porelli, e con il presidente Bianchi ho un ottimo rapporto. I problemi delle società vanno risolti dai presidenti, noi possiamo solo aiutare. Oggi Baraldi ha raccontato come le due società bolognesi per la prima volta si siano messe d’accordo per sponsor in comune, e questa è una bella prova di intelligenza.
Io ho grande affetto per Ettore Messina, ma ne ho anche per Djordjevic con cui ho parlato spesso ai mondiali. Oggi avete due grandi realtà: il dottor Zanetti è anche campione del mondo di ciclismo, quindi il marchio Segafredo andrà in giro, per esempio. E per questo mi dispiace quando la Lega non riesce a far fronte comune in caso di bisogno: 18 o 17 squadre sono troppe, ma era già stato deciso, e non si può in corso d’opera cambiare per cercare di salvarsi. Io sono fiero di Bologna, delle due squadre che ora sono in testa alla classifica, e anche di quanto sta facendo il calcio.
Come ha detto Ettore Messina, non è stato bello che alla presentazione del campionato ci siano state tante assenze, oggi per fortuna c’erano tutti, tranne forse un presidente per motivi di salute.


Italiani/stranieri? Sono contento se ci sono italiani all’estero, non sono geloso, possono solo migliorarsi se poi fanno tornei importanti. Io mi auguro che Armani vinca l’Eurolega, le squadre che fanno l’Eurocup non hanno bisogno della nostra approvazione, abbiamo avuto una discussione con Baraldi ma siamo amici, ci siamo spiegati e mi piacerebbe tornare a vedere una partita della Virtus… Io stimo molto Djordjevic, quando è tornato in Italia ho corso lungo tutto il campo per andare ad abbracciarlo, vive a Milano, abbiamo caratteri uguali. Possiamo non prenderci su alcune cose, ma è un grande allenatore, e vincere o no il mondiale non cambia il giudizio. Scariolo è un grande allenatore, Djordjevic anche, io per ora mi tengo Sacchetti.


Il preolimpico in casa? No, abbiamo già un girone degli Europei che ci impegnerà, quindi non ci verrà data un’altra chance.


La partenza Fortitudo? Non me l’aspettavo, di solito chi viene da una serie inferiore soffre, ma la Effe ha una potenza nel proprio pubblico incredibile. Nell’amore dei bolognesi il basket vince, e questo mi rende orgoglioso: Bologna è tornata Basket City, si respira in ogni angolo della città, anche l’ultimo ragazzino delle squadre è conosciuto. La Fortitudo è una società che ha un cuore, se avesse palasport più grandi – ma non entro nel merito – li riempirebbe.


Aradori? Con lui parlo spesso, è uno dei giocatori con cui ho un rapporto continuativo. Siamo rimasti sorpresi della sua esclusione, ma io a differenza di altri presidenti non entro in questioni di campo, non sono mai entrato in uno spogliatoio, mai. Non amo chi parla pensando di scuotere la squadra, quando un presidente lo fa scavalca l’allenatore e non è giusto. Mi è dispiaciuto per lui come per Cinciarini e quelli che hanno aiutato nelle eliminatorie, e spero che Aradori mi saluti quando lo rivedrò.


La questione Virtus-Eurocup? Ferita rimarginata, io dimentico tutto, e poi tutti avremo bisogno l’uno dell’altro. Conosco Baraldi, è un dirigente preparato, la sua storia è sotto gli occhi di tutti e conosce il calcio come le sue tasche. Ammette che nel basket è un esordiente, ma il dirigente c’è. Hanno fatto quella scelta, mi è dispiaciuto, io ho difeso la posizione della Virtus nella Champions League e speravo non si finisse con gli avvocati. Ma il rapporto è recuperato perché è una persona valida. E sono contento che, nel ciclismo, abbia vinto un uomo Segafredo anche se ha battuto un italiano.


Il campionato? Finirà a 17 squadre, poi ripeto che sono troppe, ma non potevamo tenere la A2 ad una sola promozione, ora retrocederanno due squadre come in tutti i campionati europei.


I diritti televisivi? La pallavolo va in chiaro e noi no perché il basket ha una rilevanza mondiale, e la Federazione internazionale non affida alle nazioni che organizzano i campionati lo sfruttamento dei diritti. Si fa una gara e l’ha vinta Sky sulla Rai, mi sono preso insulti, ma solo chi deve decidere si prende insulti.


Il basket in Fiera? Non è una mia idea, non mi sono messo in mezzo, ho solo detto che un derby con tanta gente è interessante. Poi quando mi hanno spiegato che c’è chi la pensa diversamente, per la questione della tradizione e della appartenza, e allora mi sono fatto i fatti miei.


Il nuovo corso Fortitudo? Con Pavani ho sempre avuto un ottimo rapporto, mi è sempre piaciuta la sua civiltà e riconosco come prese posizione quando alcuni tifosi sbraitanti volevano tirare una boccetta d’acqua senz’acqua e lui disse “Basta”. Io quando vado alle partite cerco di andare in posti anonimi e non farmi presentare, e anche se arrivano insulti sui social vado avanti per la mia strada”

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