Il presidente FIP Gianni Petrucci ha rilasciato una lunga intervista ad Andrea Barocci sul Corriere dello Sport.
Un estratto.

L'Europeo. Positivo per l’entusiasmo che abbiamo generato e per le gare giocate. Purtroppo rimane l’amarezza per il risultato con la Francia, che non posso addebitare ad alcun giocatore o allenatore dello staff. Può capitare che non sempre vinca la squadra che merita. Ora dobbiamo proseguire su questa strada: debbo dare atto al coach Sacchetti di averla aperta lui, Pozzecco l’ha proseguita nel migliore dei modi.

Coach Pozzecco. "Con lui parlo spesso. Gianmarco si rende conto che certe volte gli converrebbe stare di più dentro le righe. Ma è proprio il suo essere spontaneo che lo fa amare dalla gente. Da giocatore e da allenatore Pozzecco è questo e, ripeto, a me non dispiace. Certo è che "est modus in rebus". .Se lo confermo? Certo, al 100%! Perché mi ha veramente convinto per come allena i ragazzi.

Gli assenti. Belinelli, con cui ho un buon rapporto, mi aveva anticipato un anno prima che non sarebbe venuto. Hackett credo che non sia stato neppure convocato, con Daniel non parlo da anni... Abbiamo fatto a meno di lui e il risultato stava arrivando: tutti sono utili, nessuno è indispensabile.

Sul riportare il basket in chiaro. Il paragone con il volley non è accettabile: i diritti televisivi la Fiba li mette a gara, non sono nostri. Se Sky offre di più della Rai, io posso solo dire grazie Sky. Ma se la tv pubblica non è interessata al basket, non è colpa della Fip. Comunque ho parlato durante gli Europei con Alessandra De Stefano, direttrice di Rai Sport. Si può fare qualcosa? Si può e si deve, sono io il primo a volerlo. Continuerò a parlare con la mia amica Alessandra per rilanciare questa idea.

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