Riccardo Pederzini, che fu un giocatore Fortitudo nel 2013/14 in DNB, e domenica affronterà la Effe con la maglia della Bakery Piacenza, è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco un estratto delle sue parole.

Quella stagione in Effe non fu semplice. Accadde che purtroppo non riuscimmo mai a creare la chimica che sarebbe servita e nacque una stagione molto difficile, strana per alcuni versi. Uscimmo al primo turno playoff con Cento, subendo la contestazione della piazza.
Come head coach era stato promosso Federico Politi, che era assistente di Tinti e oggi è il responsabile del settore giovanile biancoblù. Ho un grosso rammarico per quella stagione. Essendo di Bologna, ci tenevo veramente tanto, anche se molti dissero il contrario. Purtroppo non riuscii a fare quello che dovevo.
L'anno dopo Pederzini fu contestato, quando incrociò la Fortitudo con la maglia di Lugo. Durante l'estate ero stato costretto a recuperare alcuni stipendi arretrati con un lodo. Ma non lo feci per il male della Fortitudo: la gente deve saperlo. Per vestire la maglia biancoblù avevo anche rinunciato ad offerte economiche superiori. Come lavoratore fui costretto a tutelarmi. Ho sempre avuto grande rispetto e ammirazione nei confronti dell'Aquila e del suo pubblico.
Chi è Pederzini oggi? Ho fatto parte del gruppo che l'anno scorso ha vinto il campionato di Serie B e ho avuto la fortuna di essere stato riconfermato in una società in cui mi trovo molto bene. L'anno in Fortitudo, in precedenza avevo giocato anche negli Eagles prima che chiudessero, mi servì molto. In carriera ero sempre stato molto apprezzato nelle squadre in cui avevo giocato. Non ero abituato a far fronte alle critiche. Dopo l'esperienza all'Aquila, che mi toccò molto, sono cambiato. Negli ultimi tre anni ho vinto due campionati e disputato una finale. Sono cresciuto, soprattutto caratterialmente ed in difesa, grazie ad allenatori che hanno avuto fiducia in me.
Cosa teme di più di questa Fortitudo? I tifosi. Guardando la squadra, nel mio ruolo non ho mai affrontato uno con il talento e la stazza di Rosselli. La partita di domenica mi stimola.

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