Il presidente della Fortitudo Christian Pavani ha parlato alla stampa in occasione della fine del ritiro di Lizzano in Belvedere.
Un estratto delle sue parole da Stadio, Corriere di Bologna e Resto del Carlino.

Voto al mercato? Un bel 9. Siamo belli, poi il campo darà il suo verdetto. C'è un bel clima, abbiamo voglia di fare. Il nostro obiettivo è la salvezza da raggiungere prima possibile. Siamo ritornati in A dopo dieci anni, ora vogliamo gettare le basi per rimanerci.

L'ingaggio di Aradori. Sognavo di prenderlo da due anni. All'improvviso si sono incastrati tanti fattori. Chiaro che ci ha costretto a un cambio in corsa, ma è stata un'occasione, se si è potuta prenderla al volo è grazie al lavoro dell'area tecnica e alla proprietà che ha fatto uno sforzo extra budget. Poi, scherzando ma non troppo, il suo agente Sbezzi me l'aveva promesso due anni fa, ma portarlo qui è comunque un sogno che si avvera.

La sua esclusione dal mondiale? Una ferita per lui e ovviamente mi dispiace, perchè un Mondiale è un Mondiale. Ma egoisticamente per la Effe è un bene, perchè lo abbiamo già qui.

Il derby in casa Fortitudo si giocherà al PalaDozza? Il tema del derby è molto delicato. La parte della biglietteria è una voce molto importante nel budget di una società. Per il tifoso della Fortitudo giocare il derby al PalaDozza è la cosa più importante, ma da amministratore e dirigente di società devo guardare il bilancio. E' fondamentale far arrivare giocatori come Aradori per alzare il livello e cercare di vendere meglio il prodotto. Il progetto Fiera del Basket era bellissimo, però non c'erano i tempi. Tanti mi hanno accusato di non aver parlato. Io non avevo niente da dire. La Fortitudo è tranquilla, solida, ben strutturata e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno.

La Unipol Arena è esclusa? Io voglio giocarlo al PalaDozza ma per quella gara ho la necessità di fare più ricavi possibile. Saremmo stupidi a non valutare le varie opportunità. Dobbiamo sempre pensare al meglio per la Fortitudo.

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