Il presidente della Fortitudo Christian Pavani è stato ospite di Michele Bettini su Punto Radio.
Alcune sue dichiarazioni.

Il nostro ruolo è quello di salvarci prima possibile, dopo 10 anni siamo tornati in serie A e ci vogliamo stare. Il nostro traguardo è la salvezza e prima ci arriviamo meglio è.

Aradori? Come è stato scritto ha un contratto di quattro anni.

E' chiaro che due squadre di Bologna in serie A portano visibilità. Non dobbiamo buttarla via, ci fa arrivare nuove aziende e partner. Dobbiamo essere bravi tutti - noi per primi - a far tornare questo mondo quello di dieci anni fa. Stiamo calmi, vedo sempre troppa agitazione e troppa gente che vuole dir la sua.

Dove si giocherà il derby in casa Fortitudo? Da tifoso giocherei al PalaDozza, da presidente sarei un cretino a non valutare soluzioni che possono portare più soldi nelle casse Fortitudo. Ho un'idea in mente, ma voglio valutare e capire alcune cose.

Cosa direbbe la Fossa in caso di derby in casa di Sabatini? Io parlo per la Fortitudo, che dirigo. Da tifoso, si va al PalaDozza. Se però ci sono le condizioni per portare più soldi nelle casse, lo valuteremo insieme. Da dirigente devo guardare i conti, ma devo guardare anche i miei tifosi. E' giusto ragionare bene e non farlo da solo, ho un'idea ma mi serve una settimana, ne voglio parlare con altri tifosi.

E' possibile lavorare con la Virtus per far crescere il movimento? A livello di Lega sì, ed è sempre stato così. Non a caso la Lega ha sede a Bologna. Insieme possiamo cambiare questo movimento, e sarebbe da stupidi non farlo insieme, ad esempio per far crescere i diritti televisivi dagli attuali 80mila a 500mila, per esempio. Abbiamo la necessità di alzare il fatturato, non di calarlo, altrimenti non siamo più professionisti. E ai tifosi non possiamo chiedere di più.

I tifosi non dovrebbero fare le barricate di fronte a scelte impopolari? E' vero, ma se qualcun altro parlasse quando le cose sono già un po' più avanti sarebbe meglio. Tutti dobbiamo fare un passo avanti. Le cose si dicono quando sono fatte, o almeno quando si ha l'opportunità di farle. Io con il mio popolo ho uno stile di vita, qualcun altro ha un altro stile, ognuno deve tenere il suo. Io sono una persona che vuole condividere, ho aperto Casa Fortitudo per quello, io sono sempre lì e a mezzogiorno mangio sempre lì. Non mi nascondo, ho cambiato strategia a livello di comunicazione e parlo tre volte l'anno, ma per i tifosi io sono sempre lì, per qualsiasi dubbio. Ho aperto le porte ai tifosi e non ho niente da nascondere. Faccio tutte le operazioni per far stare in piedi la Fortitudo, non per andare io alle Cayman.

Quanti biglietti per Pesaro? Non lo sappiamo ancora, speriamo di saperlo presto, non vediamo l'ora di entrare in campo.

(foto Fabio Pozzati - Fortitudo Pallacanestro 103)

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