Ieri sera il presidente della Fortitudo Christian Pavani è stato ospite di "Basket City" su TRC, confermando tra l'altro la fiducia a Rok Stipcevic.

Le sue principali dichiarazioni, riassunte da Michele Fiorenza su Sportando

La Coppa Italia? Andremo a Pesaro cercando di starci più giorni possibili, poi sarà il campo a dare sentenze. Non siamo i favoriti, ma siamo sereni, e tutto quello che arriva è tanto di guadagnato. Andremo prima di tutto per divertirci, ma anche per provare a vincere. Dopo un grande inizio di stagione, ora zoppichiamo un po’, ma 22 punti sono tanti per noi. Dobbiamo stare tranquilli, guardarci dentro senza dare colpe a nessuno. Dopo il derby abbiamo iniziato a vedere alcuni scheletri nell’armadio, perché ci sono state due brutte sconfitte, appunto contro la Virtus e Pesaro. Ma va fatto un esame di coscienza per capire dove abbiamo sbagliato e ripartire, senza esagerare con le pressioni, in quanto sono convinto che questa squadra ci può dare ancora grandi soddisfazioni”

La scelta di non aver giocato al Palafiera? Non sono ostaggio dei miei tifosi, ma sono una voce importante del nostro budget che va ascoltata. Non farlo sarebbe come non aver ascoltato uno sponsor importante. Siamo partiti con l’idea della assemblee coi tifosi, nelle quali spieghiamo, davanti alla mia faccia, le esigenze del club. Un confronto giusto, democratico e costruttivo. Faremo una bella settimana prederby, e incontrarsi due-tre volte all’anno, raccontando ai tifosi cosa fa la società, è positivo. E’come dare la Fortitudo in mano ai fortitudini”.

La situazione Stipcevic? Non siamo sul mercato, ma siamo attenti a cosa succede. Il nostro primo obiettivo è essere una famiglia, e ad inizio stagione costruiamo una squadra per arrivare alla fine con gli stessi giocatori. È evidente poi che Rok sia in un momento di difficoltà, ma la colpa non è sua, ma nostra, che forse non l’abbiamo capito. Gli ho detto di stare tranquillo, è un giocatore importante sul quale crediamo molto. Poi ovvio che un passo dobbiamo farlo noi ed uno lui. Un giocatore si inserisce bene se siamo anche noi società ad aiutarlo. Lo abbiamo preso anche per far crescere Fantinelli, senza oscurarlo, e si sta sacrificando per la causa, forse accusando questo ruolo. Siamo noi a dovergli dare una mano. Poi perché dobbiamo cambiare quando abbiamo 22 punti da neo promossi ? Stiamo andando bene, non capisco l’ansia di fare modifiche. Il suo futuro non dipende quindi dalla Coppa Italia; andremo sul mercato solo in caso di infortuni. Inserire oggi una pedina può spostare gli equilibri di una squadra”.

La situazione in Lega? Milano, Virtus e Sassari stanno lavorando per cercare di mettere a posto questa Lega che si è dimostrata debole. Si stanno dando molto fare, ci tengono al movimento. Siamo tutti molto compatti per cercare di mettere le carte nel modo giusto. Ho fiducia in questi tre club, e sono sicuro che faranno bene per il nostro movimento. Il tema dei diritti TV è molto importante, ed è una voce che a bilancio manca fortemente. Stiamo studiando soluzioni nuove. Ora abbiamo questi tre club che fanno “da ariete”, e noi tutti dietro compatti”.

Il futuro di Sims? Stiamo provano a tenerlo anche l’anno prossimo. Si trova bene, sta dando continuità. E’stato a Cremona, poi Roma, ed ora stare qui a Bologna è un grande stimolo per lui. Ovvio poi che se arrivano sirene più ambiziose, anche a livello economico, non possiamo competere”.

La Prossima stagione? Stiamo ragionando cercando di capire come trovare nuove risorse. Da quando siamo partiti, abbiamo sempre prima ragionato su quanti soldi avevamo in tasca per poi investirli, per non tornare ai tempi bui del passato. Spendiamo quello che abbiamo. Non è una vergogna. Abbiamo fatto campionati con risorse che non c’erano e siamo falliti. Da quando ci sono io al comando cerchiamo di trovare risorse da investire, in primis sulla prima squadra e settore giovanile. Su quest’ultimo stiamo investendo molto: abbiamo preso il miglior 2004 sul mercato italiano, e Dellosto è un nostro giocatore. Perché non gioca? Dovete chiederlo all’allenatore. Nuovi giocatori per l’anno prossimo? Ci stiamo guardando attorno, ma ora la più grande soddisfazioni è l’aver firmato un giocatore importante come Aradori che sarà la bandiera della Fortitudo per i prossimi quattro anni, e che si sta dimostrando il miglior giocatore italiano. Si sta togliendo qualche sassolino, e noi lo coccoliamo, cosa che qualcun altro forse non faceva”.

Il Futuro di Robertson? Il giocatore ha avuto un momento di flessione. E’attirato dalla coppe europee, è ambizioso. Dobbiamo parlarci a breve. Mi piacerebbe tenerlo”.

Messina dice di ridurre il campionato a 14 squadre? Ci sta. Giocano tante partite, addirittura quattro a settimana, e con l’EuroLeague anche di altissimo livello. Poi ci vuole la mente larga nel non guardare solo al proprio orticello, ma a quello di tutti. Ma il discorso coppe è complesso. Dobbiamo capire quale direzione prendere”.

La Fortitudo in Europa prossimo anno? Se la Fiba ci dovesse chiamare per invitarci, come fece con la Virtus, noi lo valuteremo e intavoleremo una trattativa. Non abbiamo nessuna preclusione”.

“L’obiettivo è rimanere al Paladozza. Cercando di non perdere risorse. Faremo tante cose per aumentare il fatturato, e cerchiamo di farlo con le nostre risorse. Avere un magnate è rischioso”.

“Il derby perso mi ha segnato. E’come prendere una coltellata. Non siamo mai stati in campo. Non si va per perdere, ma sono partite che nascono male. Del resto anche in finale d”EuroLeague ne prendemmo 44, è nel nostro DNA. Quando i tuoi soldati non vanno come voi tu, ci rimani male, ma non l’hanno fatto apposta. Io sono un leone, un combattente, fossi stato in campo io avrei fatto qualcosa”.

Mancinelli presidente? Lui è una bandiera della Fortitudo, ha rinunciato a tanti soldi, ed è venuto qua per amore, e soffre quanto me. Gli passerei il testimone volentieri, ma bisogna capire se lui ha voglia di prendere il mio posto. Sarebbe il mio erede ideale”.

(foto Fortitudo - Valentino Orsini)

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