PAVANI: ENTRO FEBBRAIO L'ACQUISIZIONE DI TORREVERDE. L'OBIETTIVO RESTA UN IMPIANTO DI PROPRIETA'

Il presidente della Fortitudo Christian Pavani, intervistato al Resto del Carlino, ha fatto il punto sull'anno appena trascorso e sulle prospettive biancoblu per il futuro.
Ecco un estratto delle sue parole.

Il "nodo" più importante del 2017? Il passaggio della proprietà a una fondazione che ha come unico scopo quello di garantire un supporto economico al club su base triennale. Il suo presidente Roberto Melloni sta facendo un ottimo lavoro e presto ci saranno altri ingressi che si consentiranno di programmare ulteriormente il futuro della società. Sapere già oggi quale sarà la base economica su cui potrai fare affidamento nell'arco di un triennio è la situazione ideale per un club come il nostro.
L'obiettivo è un impianto di proprietà? E' fondamentale possederlo e questo non lo dice Pavani, ma basta guardare alla direzione che oggi sta prendendo lo sport. Avere una casa propria dove poter sviluppare il senso di appartenza è la strada migliore per raccogliere risorse e far sentire tutti partecipi dei tuoi progetti.
Torreverde? Vorrei precisare che questo primo anno di affitto era la modalità più rapida per arrivare al controllo della struttura, poi l'iter burocratico è andato avanti e i tempi si sono accorciati grazie alla disponibilità della famiglia Zanardi. Verso febbraio dovremmo arrivare alla completa acquisizione e questo ci consentirà a marzo di iniziare i lavori di ammodernamento della piscina. Nel frattempo Dante Anconetani si sta occupando molto bene della gestione dei campi già fruibili dagli sportivi e dalle loro società
La società è sul mercato? Questa domanda va rivolta al general manager Marco Carraretto e a coach Matteo Boniciolli. Come società a noi spetta il compito di valutare la sostenibilità economica delle operazioni che ci sono presentate e al momento non mi sono arrivate richieste. Il nostro obiettivo è sempre quello di arrivare in finale per poi giocarci la promozione in serie A contro i nostri avversari, per cui siamo sempre attenti a tutto quello che ci accade attorno.