Ecco il Parco delle Stelle, presentato quest’oggi presso l’UNA Hotel di Bologna alla presenza di una platea gremita. Ecco togliere i veli al progetto, seppure presentato dal punto di vista generale, scendendo nel particolare esclusivamente della parte sportiva, ovvero l’avveniristica arena da 15.000 posti. Chiara la motivazione di fondo, seguendo il viaggio d’inizio dicembre di Sacrati, Savic e Forino a Ginevra in occasione della presentazione della candidatura dell’Italia per i Mondiali 2014: il Parco delle Stelle vuole essere pronto ad essere sede dei Mondiali, e proprio per questo, fin dai primissimi passi della progettazione, ha chiesto ed ottenuto il sostegno del FIBA Study Centre. Non a caso, ospite d’onore della conferenza stampa odierna seduto in prima fila e poi chiamato a parlare, Aldo Vitale, che di tale dipartimento è stato ideatore, fondatore e direttore dal 1993 in avanti. Questo il cuore stesso della presentazione odierna, che ha avuto un’importante appendice nella visita immediatamente successiva al Sindaco di Bologna Sergio Cofferati presso gli uffici del Comune degli stessi Sacrati e Vitale, che si è conclusa con la consegna al primo cittadino bolognese da parte del dirigente FIBA del Bid, il volume ufficiale della candidatura italiana ai Mondiali.

SACRATI: "UN PROGETTO PER BOLOGNA"
La conferenza stampa di presentazione del Parco delle Stelle

Grande attesa per la presentazione del Parco delle Stelle, e promessa mantenuta da parte di Gilberto Sacrati che ha aperto e poi chiuso la conferenza con queste parole, lasciando che fossero i propri tecnici a sviluppare l’esposizione centrale: "Prima di tutto vorrei ringraziare chi ha collaborato con me in questi due anni di lavoro, cercando di realizzare al meglio quelle che erano le mie idee. Adesso è arrivato il momento di entrare nella fase di realizzazione, sapendo che anche questa presentazione non è altro che un primo passo e che ci aspetta ancora tanto lavoro. Ringrazio inoltre la città, chi ha creduto nel nostro progetto ma anche chi non lo ha fatto perché anche lo scetticismo mi è servito da sprone per arrivare fino a qui, lo dico senza fare alcuna polemica. Ringrazio vivamente anche la FIBA, nella persona di Aldo Vitale che è qui presente ed ha seguito passo per passo la nascita del progetto, che vuole essere un'opportunità per tutta la città. Io ci credo, ci ho sempre creduto e adesso comincio a vedere il traguardo. I finanziamenti ci sono, così come non ci sono vincoli di alcun tipo da superare, se oggi non mostriamo l’intero progetto è perché alcuni accordi devono ancora rimanere nascosti, li terremo per le prossime presentazioni. Di certo, il Parco delle Stelle vuole vivere per 365 giorni all'anno, tutto è stato programmato in tal senso".

VITALE: “PROGETTO CORAGGIOSO E BELLISSIMO”
La presenza di FIBA Study Centre a sostegno del progetto

Ospite d’onore della presentazione del Parco delle Stelle a nome del FIBA Study Centre Aldo Vitale, che ha così commentato: "Vorrei raccontare come tutto è partito: nel 1993, l'allora Segretario Generale della FIBA Boris Stankovic mi suggerì di pensare ad una struttura utile per seguire lo sviluppo degli impianti sportivi. Sono partito dal concetto di base che le grandi religioni sono diventate importanti proprio grazie alla costruzione di templi e cattedrali. Non potevamo non concepire qualcosa di simile anche per il basket, che deve attirare i propri tifosi all’interno di arene sempre più funzionali e moderne. In questi anni abbiamo seguito direttamente lo sviluppo e la costruzione di grandi progetti, dalla Saitama Arena in Giappone all’Hellenikon di Atene, e non ultimo la Wukesong Arena di Pechino che è stato costruito appositamente per ospitare i recenti Giochi Olimpici, ed è stata definita dagli stessi americani quale l'arena più bella del mondo. Questo è il motivo per il quale FIBA Study Centre ha sostenuto fin dall’inizio il magnifico progetto di Sacrati, il cui valore va al di là dell’impianto puramente sportivo. Il Parco delle Stelle ha la potenzialità di un centro del futuro e può diventare il punto di riferimento per un'area vastissima, oltre i confini di Bologna che potrà così elevarsi ad una dimensione europea, scavalcando qualsiasi tipo di provincialismo o diatriba locale. Riguardo ai Mondiali 2014, mi auguro che l'Italia possa vincere la battaglia della candidatura contro due potenze quali Spagna e Cina: noi italiani abbiamo tutti i requisiti necessari per aggiudicarci l'evento, ed il Parco delle Stelle è un valore aggiunto che rende merito alla vocazione italiana, gettando uno sguardo importante sul futuro. Con l'augurio che Bologna, da questa coraggiosa e bellissima iniziativa di Gilberto Sacrati, possa trovare lo slancio per crescere ancora di più".

OIKO, COME NASCE IL BRAND PARCO DELLE STELLE
Gli interventi tecnici della presentazione

La presentazione tecnica del Parco delle Stelle si è svolta in due parti. A cominciare dall’esposizione della genesi del logo, destinato a diventare un autentico brand, affidata al Project Manager di Oiko Giancarlo Alfani, affiancato in sala dall’Amministratore Delegato della società Giulio Vitale: "L’idea alla base del logo nasce dalle analogie concettuali tra il Parco delle Stelle ed il sito archeologico Stonehenge, che si può definire il primo urban entertainment center della storia. Ci sono richiami a cosmologia ed astronomia, oltre che ad alcune interpretazioni che vogliono Stonehenge realizzato da una cultura esterna che ha anticipato di dieci secoli quella che l’ha creato. Vi è anche la leggenda che attribuisce a Merlino il trasferimento del complesso monolitico in un solo giorno dall’Irlanda alla piana di Salisbury, dove esiste tuttora con il nome di Stonehenge”. Completato lo studio del logo, prima parte del lavoro, il compito di Oiko sarà ora quello di dare vita al brand, destinato a vestire il Parco delle Stelle in tutta la sua complessità.

STUDIO PERFORMA, GLI ARCHITETTI DEL PROGETTO
Gli interventi tecnici della presentazione

La seconda e più corposa parte dell’esposizione tecnica del progetto è stata quella realizzata dagli architetti di Studio Performa A+U. Ecco l’incipit di Nicola Marzot: “Nel dare inizio al progetto tecnico insieme a Gilberto Sacrati, nel febbraio del 2007, la questione centrale è stata da subito quella del rapporto con l'urbanistica e con l'amministrazione, nell'identificazione di un'area adeguata presso il Caab, scelta strategica e funzionale. Il progetto è pensato per un'area specifica, quella di Bologna, ma non solo ed è perfettamente esportabile in altre realtà territoriali, anche a livello internazionale”. Gli fa seguito Luca Righetti: “L’idea alla base dell’urban entertainment center, già molto in uso a livello internazionale ed europeo, è quello di uno spazio che raccolga un mix polifunzionale, ottimale per trascorrere il tempo libero, così come a praticare l’attività sportiva o ad assistere ad eventi sia di carattere sportivo che di spettacolo, o altri ancora. Proprio per questo è stata concepita un’arena estremamente flessibile, mentre successivamente presenteremo tutte le altre parti che si legano ad essa sotto l’unico tetto verde che contraddistingue il Parco delle Stelle”.

ARUP ITALIA, GLI INGEGNERI DEL PROGETTO
Gli interventi tecnici della presentazione

In stretto contatto con gli architetti che hanno disegnato il Parco delle Stelle, hanno collaborato e lavorato i responsabili ingegneristici di Arup Italia, rappresentati in conferenza stampa dall’Amministratore Delegato Maurizio Teora e dal Senior Engineer Luca Buzzoni: “Siamo molto fieri di essere qui quest’oggi e di far parte di questo progetto, ringraziando Gilberto Sacrati che ci ha voluti al suo fianco. Il Parco delle Stelle è il primo progetto in Italia di questa portata facente capo ad un singolo imprenditore privato, anziché ad un ente pubblico. Fin dall’inizio c’è stata la piena disponibilità a sviluppare fino in fondo le potenzialità che possano rendere il Parco delle Stelle un’opera in grado di funzionare per 365 giorni all’anno e all’avanguardia da ogni punto di vista, includendo gli aspetti di innovazione tecnologica, ad esempio con un’impronta del catino molto accattivante, nonché gli aspetti legati al risparmio energetico e quelli paesaggistici”

PUNTO FORTITUDO: LA SOCIETA' A CACCIA DI UN LUNGO. L'ASSOCIAZIONE VERSO L'INGRESSO IN FONDAZIONE
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91