Paolo Moretti - che ha giocato e vinto il derby sia con la maglia Virtus che con quella Fortitudo - è stato intervistato da Alessandro Gallo sul Resto del Carlino. Ecco le sue parole:

Il derby per lei è... Il fatto che Bologna torni a essere la capitale. Lo è sempre stata. Tornerà ad alto livello. Intanto questo confronto abbia riacceso entusiasmi e antiche passioni».

Il derby più bello in maglia Virtus? «Facile, il 30 ottobre 1994. Non c'era Danilovic, la Fortitudo stava crescendo come importanza. Per forza di cose dovetti prendermi più responsabilità.

Chiuse con 26 punti, firmando la vittoria Virtus e conquistato il nomignolo di Morettovic. «Non l'ho dimenticato. Sempre a Sasha è legato il ricordo più bello in maglia Fortitudo. E' l'inizio del 1998 : a Casalecchio c'è la semifinale di Coppa Italia. Partita in equilibrio. Io, che non avevo molto spazio, mi trovo in campo negli ultimi minuti.

E fa 6/6 nei liberi. «Vero, con Danilovic che mi ronzava attorno e mi stuzzicava.

Si può dire quello che le disse? Sì, perché non erano offese. Semplicemente provava a distrarmi, chiedendomi se ero in grado di fare canestro. Se capivo quanto pesassero quei liberi.

E lei? Niente. Le parole acuirono la mia concentrazione. Non ci fu bisogno di dire nulla. Bastò una stretta di mano.

Poi Davide... Già, mio figlio. E' nato a Bologna, tra il primo e secondo derby di Eurolega di quel marzo 1998. Continuo a pensare che sia un segno. Che sia un motivo in più per legarmi a Bologna.

E' vero che sta prendendo casa qui? Già fatto, la stiamo sistemando. I figli crescono. Io e Mariolina a Bologna ci siamo trovati benissimo. E nel giro di un annetto ci stabiliremo qua.

Ma lei è tifoso Virtus o Fortitudo? Sono il toscano più bolognese che ci sia in Italia.

Danilovic o Myers? Sasha. Aveva una carica incredibile e una mentalità che lo rendevano unico. Un leader positivo e generoso nella sua arroganza cestistica.
Chi soffriva di più il derby in casa Virtus? Binelli. Dal suo sguardo prima della partita potevamo capire se avrebbe segnato 20 punti o pochi. Era la variabile di quella sfida.

E in Fortitudo? Myers. Sapeva di essere un simbolo: sentiva questo peso sulle sue spalle.

Chi vince domani? La Virtus.

Sicuro? E' un pronostico. In questo momento la Virtus mi dà la sensazione di essere più equilibrata, con maggiore talento e profondità. E più sicura dei propri mezzi.

DERBY, IL PREPARTITA VIRTUS
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE