Lo splendido quarto di finale giocato alle Finali Nazionali Under 14 dalle ragazze della BSL San Lazzaro è stato il culmine della strepitosa stagione che ha coinvolto tutto il nostro settore femminile: a cominciare dalle ragazze della Serie B, che hanno sfiorato i playoff nazionali, fino ad arrivare a tutte le rappresentative giovanili che hanno onorato i colori biancoverdi con grande impegno, dedizione e passione. Per fare una carrellata di questa annata ricca di soddisfazioni abbiamo deciso di intervistare Paolo Dalè, coach della prima squadra e Responsabile del Settore Giovanile femminile.

Coach, quest’anno nel settore femminile le note liete non sono di certo mancate ma qual è secondo lei la gemma stagionale?

Difficile onestamente individuare un singolo exploit. Diciamo che per fortuna questa stagione la potremmo definire un’unica grande gemma. Sicuramente i risultati più eclatanti sono stati i titoli regionali vinti dalle Under 14 e dalle Under 16 che sono rimaste imbattute fino alle fasi finali. Voglio però sottolineare anche il titolo provinciale delle Esordienti, protagoniste di un percorso netto, e l’incredibile semifinale regionale delle Under 13 che hanno giocato con una formazione composta per gran parte da giocatrici più giovani rispetto alle avversarie. Speriamo davvero che tutto questo possa essere presto ripetibile.

Possiamo considerare tutto questo un punto di partenza?

Più che un punto di partenza può essere considerato secondo me un grande exploit all’interno di un percorso di crescita globale e costante che sta compiendo il nostro progetto. Non possiamo pensare di vincere più campionati regionali ogni anno, però ci possiamo considerare una realtà che è capace di essere sempre competitiva con ogni gruppo. La speranza, come ho detto anche prima, è che comunque annate così possano ripetersi.

Obbiettivi per il futuro?

Il principale obbiettivo per il futuro è un ulteriore consolidamento del progetto. Non è certamente facile da raggiungere ed è ancor più difficile da mantenere. Quindi non bisogna adagiarsi sugli allori e continuare a lavorare sodo, partendo dal minibasket dove Maurizio Tonucci e Laura Magli fanno un grande lavoro. Dal prossimo anno, poi, cercheremo di migliorare anche la cura della parte fisica. Per creare atlete di grande livello al giorno d’oggi è un qualcosa di imprescindibile.

Passiamo alla Prima Squadra. Un bilancio?

Dopo una regular season di altissimo livello chiusa al terzo posto, la squadra è un po’ calata ai playoff regionali e non siamo riusciti ad arrivare agli spareggi che mettono in palio i posti per la Serie A. Alla fine abbiamo giocato un po’ al di sotto delle nostre possibilità e questo ci ha penalizzato.

Facciamo le carte al prossimo campionato di Serie B

Per quanto riguarda noi confermeremo quasi interamente il gruppo di quest’ultima stagione. Il campionato si preannuncia più impegnativo rispetto al passato perché diverse squadre stanno investendo molto. Lo faremo anche noi, inserendo nel roster in pianta stabile le nostre giocatrici giovani più promettenti e seguendo la nostra filosofia. Sono molto motivato da un progetto di questo tipo perché rispecchia sempre più lo spirito BSL. Vogliamo crescere e far crescere le nostre ragazze in un gruppo competitivo e in grado di migliorarle.

Restando in tema di giocatrici giovani e promettenti: cosa si aspetta da loro?

Ho grande fiducia e aspettative e fiducia nei loro confronti. Sara Zanetti ha già giocato lo scorso anno con minutaggi importanti e potrebbe essere protagonista da subito. Anche tutte le altre giocatrici più giovani hanno però grandi doti e sono certo che riusciranno ad ambientarsi velocemente in un campionato senior che è molto più impegnativo di quelli in cui hanno militato in questi anni e che potranno dare un contributo importante.

Chiudiamo con un’ultima domanda un po’ difficile: quale sfida (non partita) le piacerebbe vincere?

Come ogni anno da quando siamo partiti con il settore femminile BSL, la sfida che mi pongo e che voglio vincere è quella di riuscire a fare un passo avanti rispetto alla stagione passata. Ovviamente senza fare il passo più lungo della gamba ma cercando di apportare quei piccoli cambiamenti per migliorare l’attività.

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