Alessandro Pajola è stato intervistato dal Resto del Carlino.
Ecco un estratto delle sue parole.

Sui tanti attestati di stima ricevuti. I complimenti non possono che farmi piacere, ma non sento il peso delle aspettative. Sono molto tranquillo so che c'è ancora tanto lavoro da fare e se è vero che l'altezza sicuramente aiuta quando giochi playmaker, da un altro punto di vista devo essere più compatto nella parte superiore nel mio corpo per avere un impatto migliore nei contatti.
Obiettivi personali? Il primo è quello di essere il più possibile di aiuto alla squadra, il secondo è quella di aumentare la mia presenza in campo superando i 10 minuti di media con cui si è chiusa la passata stagione.
E quelli di squadra? Vincere ogni partita. Ci sono le qualità per giocare a testa alta con tutti e provare a vincere ogni partita. Non ci riusciremo sempre, ma daremo sempre il massimo e quando non vinceremo il secondo obiettivo diventa uscire dal campo sapendo di avere dato tutto. Alla fine andremo a tirare le somme.
Sul rischio di un eccesso di concorrenza nel ruolo. No. Il play titolare è Tony Taylor, poi ci siamo io e Alessandro Cappelletti che la giochiamo sapendo che l'impegno sarà doppio e che ci sarà spazio per tutti.

(foto Virtus Pallacanestro)

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91