Alessandro Pajola è stato intervistato da Luca Muleo su Stadio dopo l'ottima prova di domenica, coincisa col massimo di punti in serie A (8).
Ecco un estratto delle sue parole.

Io sono concentrato su ciò che serve. Se significa difendere difendo, se significa attaccare attacco. Penso di poterci stare a questo livello e in parte di averlo dimostrato, però niente è scontato, perciò cerco di lavorare sempre al massimo. Sicuramente rimanere alla Virtus è il mio obiettivo, qui sono cresciuto, questa società mi ha dato tanto ed è un club di alta fascia. Essere a Bologna è qualcosa di prestigioso e di cui vado fiero, darò sempre il massimo per onorare questa maglia.

Con Avellino grande prova, soprattutto difensiva. Noi cerchiamo sempre di seguire il piano, di fare ciò che chiedono gli allenatori, a volte si riesce a volte no. Se c'è da stare appiccicato a un giocatore per evitare di fargli prendere ritmo sono pronto. Si, stavolta un po' di adrenalina in più l'ho sentita, anche perché è arrivato il canestro, sentire il palazzo venir giù ogni volta è un'emozione straordinaria.

Taylor è un maestro. Oltre che un super giocatore Tony è anche una grande persona. Cerco di prendere il meglio da lui, già in ogni allenamento. Mi trovo molto bene pure quando siamo in campo assieme, una soluzione che gli consente di sfruttare il suo talento da guardia e le doti offensive. L'intesa è buona, il fatto di esserci conosciuti meglio ci ha dato una marcia ulteriore.

Questi sono giorni significativi. E' un'occasione, non uno stress. Sta per rientrare Cournooh, saremo al completo, non c'è pressione. Come sempre ci servirà l'apporto dei tifosi.
Pajola è a Bologna dal 2015. Inizio a vedere gente che mi riconosce per strada, questo cambia un po'. Per il resto è tutto normale, qui mi sono sempre trovato bene.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
LO SFOGO DI MATTEO BONICIOLLI