Sentito da Repubblica in occasione della sua autobiografia, Gianluca Pagliuca ha parlato anche di pallacanestro.

"Ho tifato Virtus fin da bambino. Facevo la doppia, come si dice a Bologna. Prima lo stadio, poi il palazzo. Ho pagato anche multe da due milioni di lire. Me la diede Simoni, aveva ragione lui. Gli chiesi di andare una sera al derby d’Eurolega, quello che finì in rissa.
La domenica giocavamo con l’Inter a Udine, eravamo in corsa per lo scudetto, Gigi non voleva distrazioni e mi disse: no, Gianluca, badiamo lì. Andai lo stesso, Tele+ mi inquadrò, lui mi vide e la prese male.
La botta peggiore però la presi il 5 maggio. Lazio-Inter, vabbè. Poca roba, non ero più nerazzurro.
Brescia-Bologna, un disastro. Ultima di campionato, potevamo andare in Champions, finimmo all’Intertoto. Volo a Casalecchio, finale con il Panathinaikos, sicuro di rifarmi. +18 per noi, nel primo tempo un dominio e invece la perdiamo, con Ettore che ci mette anche del suo. Condivido con tanti tifosi virtussini lo stesso ricordo amaro di quella domenica. In più, avevo preso tre pere a Brescia. Bachini, Baggio, Toni."

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