Dopo alcune riunioni preparatorie intercorse nella giornata di ieri (politiche, con Speranza, Gelmini, Vezzali e Malagò, e anche tecniche), oggi è il giorno in cui si riunirà la Conferenza Stato-Regioni alla presenza dei vertici sportivi, e verrà sottoscritto il nuovo protocollo, che poi nei prossimi giorni verrà sottoposto anche all'onnipresente CTS. Secondo Tuttosport, nella pratica ci saranno poche novità rispetto a quanto già stabilito dal governo con la circolare del 30 dicembre, che ha cambiato parecchio le carte in tavola per quanto riguarda le quarantene, che di fatto (anche per i comuni cittadini) sono state abolite per i vaccinati con tre dosi. Il punto importante - che servirà a evitare comportamenti difformi e nuovi contrasti con le varie ASL - dovrebbe riguardare il numero di giocatori contagiati sopra al quale le Aziende Sanitarie potranno intervenire bloccando tutta la squadra. Al momento il regolamento prevede 13 giocatori (per il calcio), e si passerebbe a una percentuale, il 35% della rosa complessiva, compresa la Primavera. Per quanto riguarda il basket, è facile pensare che tale percentuale si estenda a tutto il "team squadra", ovvero giocatori, staff tecnico e medico, che per una squadra di serie A conta circa una ventina di persone.
La speranza di tutti è che combinando il nuovo protocollo governativo e le nuove regole definite oggi ci saranno molti meno casi di squadre messe in quarantena.
Per quanto riguarda i giocatori professionisti non vaccinati, sempre secondo Tuttosport, il governo non farà decreti ad hoc. Non ci sarà quindi obbligo vaccinale per legge, ma con i nuovi decreti questi giocatori non potranno partecipare alle trasferte o entrare in stadi (e palasport) e hotel. E quindi toccherà alle società convincerli.

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