Nazzareno Italiano - che ha trovato l'accordo con la Fortitudo per restare in biancoblu altre due stagioni - è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.

Ecco le sue parole:

Un buon motivo per tornare a sudare già domani al PalaDozza con Comuzzo. Confermo l'accordo. A giorni sarà ufficiale. Ho parlato con Boniciolli e con Lamma, quindi lunedì (domani) si ricomincia fino a venerdì 15 luglio. Poi un po' di meritata vacanza. In Sardegna, con Raucci e Quaglia. Nessun gioco al rialzo del mio procuratore: bisognava capire bene. Ora è tutto chiaro. Firmerò un biennale.

Il giusto premio dopo una stagione al di là delle aspettative. Sì, ma la finale è un traguardo che ci siamo guadagnati con il lavoro e la fatica. La squadra era composta per otto decimi da quella che aveva vinto il campionato di serie B. Nella prossima stagione rimarranno Montano, Raucci e spero Campogrande e Candi. Questo significa avere un programma e seguirlo.

Avere visto sfumare la promozione in gara 5 della finale ha bruciato parecchio. Se avessimo vinto non avremmo rubato niente. Ma vedere l'amore incredibile mostrato dai tifosi al nostro ritorno al PalaDozza dopo la sconfitta mi ha aiutato a superare in fretta la delusione. A ripensarci ho ancora la pelle d'oca.

Tra quei tifosi c'era anche Alice Sabatini, Miss Italia. Quest'anno molto vicino a Italiano... Con lei c'è un grande rapporto di amicizia. L'ho conosciuta da Didier, il mio parrucchiere, un amico comune. L'ho invitata a vedere la Fortitudo e si è subito appassionata. Come tanti altri miei amici di Rovigo.

Restiamo su Miss Italia. Cestista anche lei. Sì, al Santa Marinella, in A2. Ma ora, con il lavoro, fatica ad allenarsi. La prima volta che è venuta al PalaDozza le ho regalato la mia canotta. Si è inserita nel gruppo. Conosce anche gli altri ragazzi, la portiamo sempre con noi a mangiare il gelato, vicino al Victoria Station. E' molto carina e umile, una ragazza alla mano, di compagnia. In campo è un 4-5. Come me in B2. Se tornerà a giocare andrò a vederla. Giusto per prenderla un po' in giro.

Galeotto fu Didier... Quello che le ha fatto la cresta colorata per la finale. Stavamo parlando. Ed io: "Se andiamo in finale, mi faccio i capelli biancoblù". Ho mandato subito una foto ad Alice. Non era molto convinta. Ma poi ha detto che ci poteva stare. Mentre alcuni tifosi mi hanno detto che sarebbe stato meglio colorarmi i capelli dopo avere vinto.

Fortitudo già appagata in finale? Assolutamente no, altrimenti avremmo perso in gara 3 o in gara 4. Brescia ha giocatori come Hollis, che è da NBA, Moss, che ha giocato tanti anni in Serie A, Cittadini, Fernandez. A noi mancava Flowers. In una partita secca conta anche l'esperienza giusta.

Che Fortitudo sta nascendo? Una che l'anno prossimo vuole andare in Serie A. L'ha detto anche il coach. Inseriremo tre o quattro giocatori nel gruppo. Poi lavoreremo per amalgamarci al meglio. E per salire di categoria.

Un motivo in più per ricominciare domani. Ormai ci sono abituato: sono sempre in palestra. Ma è l'unico modo per migliorare ancora come 3. In questo anno e mezzo in Fortitudo sono cresciuto tecnicamente, ma devo gestire meglio il mio carattere: a volte mi si chiude la vena e non va bene. Ci sto lavorando.

Un'idea è rilassarsi in cucina. E' la mia grande passione, anche se è tanto che non cucino come vorrei. Per l'anno prossimo spero di convincere la società a darmi una casa con una cucina abitabile: arrivare a casa e farsi la pasta con il sughetto è diverso. Per me è uno svago. Come per i nonni giocare a briscola alla sera.

Il piatto forte con Miss Italia? Le ho fatto un risotto. A cena da Didier, il nostro parrucchiere. Le è piaciuto.

E la 'nduja? Non la porta più nello spogliatoio? L'altro giorno ho portato un salame a Campogrande e a Rovatti. Ma il coach non è contento: contiene troppi grassi.

E' Boniciolli il valore aggiunto della Fortitudo? Fa parte della squadra. Siamo quindici persone compreso lo staff tecnico: se tutti diamo il 100% possiamo arrivare in finale, come quest'anno. Poi il lavoro del coach è evidente.

L'anno prossimo tornerà il derby, molto probabilmente in A2. Che cosa si aspetta? Non l'ho mai giocato. Tutti mi hanno detto che sarà una partita a sé. Vedremo. Fortitudo favorita? Dipende da che squadra faremo noi e da che squadra farà la Virtus. Di sicuro se segno da tre mi giro verso il pubblico e faccio il segno degli occhiali. Ormai è il mio marchio di fabbrica: la gente mi ferma per strada e mi chiede di fare foto in quella posizione.

(Photo by Roberto Serra / Iguana Press / Fortitudo Eternedile Bologna)

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