Una partita bellissima, letteralmente d’altri tempi. La Virtus ieri ha tenuto testa ai campioni d’Europa, è rientrata dopo essere finita a -16, e se l’è giocata fino all’ultimo tiro, uscendo tra gli applausi del PalaDozza e cori “vi vogliamo così”.
Per vincere, è mancato qualche dettaglio. A parte il nervosismo di Teodosic, espulso dopo reiterate proteste - e l'essere andato a muso duro contro l’arbitro sloveno Jovic potrebbe costargli una squalifica - nel finale è mancata un po’ di lucidità, e l’ultimo tiro preso da Cordinier (che poi a fine partita è rimasto lungamente a tirare) non è andato secondo il volere di Scariolo, che dopo l’ha fatto notare. E poi, ovviamente, il fatto che gli avversari avessero di campioni di livello assoluto, Clyburn in primis, ha aiutato. Ataman ha dovuto spremere i titolari parecchio, con tre oltre i 30’ e l’ex M’Baye 28', ma alla fine ha avuto ragione lui.

Archiviato quindi il secondo back to back stagionale - ancora privo di vittorie - dopo dieci partite si può tirare un primo bilancio dell’Eurolega bianconera, a poco meno di un terzo della lunghissima regular season. Da un lato c’è una squadra decisamente forte, che sta acquisendo sempre più consapevolezza dei propri mezzi e che se la può giocare con tutti, soprattutto se al completo. Ieri mancava ancora Shengelia, che tutti hanno notato con la stampella in parterre. Dall’altro non va mai dimenticato che i bianconeri sono esordienti nella competizione, come squadra e in parecchi dei protagonisti. Noi siamo dei rookie, e quando sei un rookie a volte devi mangiare polvere e mantenere freddezza ha detto Scariolo. Questa inesperienza a volte ancora si fa sentire, ed è costata punti pesanti. Non certo quelli di ieri, su cui c’è onestamente poco da recriminare, anche se in caso di vittoria la Segafredo non avrebbe rubato nulla. Ma tra Kaunas, Atene e il suicidio interno contro Villeurbanne almeno due punti mancano all’appello.

Dal punto di vista tecnico, l’unico appunto che si può fare è la mancanza di chilogrammi ed esperienza sotto canestro. Jaiteh e Bako, per motivi diversi, vanno a corrente alternata e in generale fanno fatica. Di sicuro ci sono margini di miglioramento, ma fin qui l’assetto che ha funzionato meglio è quello atipico con Shengelia e Mickey, non a caso due ampiamente abituati a questo livello.

La classifica, in ogni caso, resta cortissima. Decimo posto - in gruppone - con 4 vittorie e 6 sconfitte: l'ottavo posto che dista una vittoria, così come con una sconfitta in più si sarebbe tra le ultime. Insomma, tutto può succedere.
Di sicuro, ieri la Virtus ha fatto vedere ancora di più - e al massimo livello possibile - di poter ambire ai playoff, obiettivo stagionale dichiarato dalla società.
Inoltre, sul futuro in Eurolega Scariolo ieri ha fatto dichiarazioni pesanti: siamo un po’ più indietro della metà del gruppo, dobbiamo pedalare forte per stare lì, e provarci fino alla fine. Se ce la faremo bene, se no credo ci siano molti margini per disputare l’Eurolega anche l’anno prossimo.
Chiaramente, avere questa consapevolezza farebbe tutta la differenza del mondo, consentendo a tutti di lavorare con più serenità e senza ansie.

(Foto Virtus Pallacanestro)

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