(foto Virtus Segafredo Bologna)
(foto Virtus Segafredo Bologna)

Achille Polonara è stato sentito dal Domani, ricordando la sua problematica di salute.

"Sono andato nel panico. Dal punto di vista sportivo ero sereno, perché avevo fatto mille controlli antidoping, e quindi mi sono precipitato su internet per cercare di capire. Google mi rimanda alle donne in gravidanza poi restringo la ricerca e salta fuori il nome del calciatore Acerbi, la sua diagnosi del 2013. Mando un messaggio al dottar Diego Rizzo della vìrtus: ho un tumore al testicolo? Mi sentivo benissimo, non avevo sintomi. Se non ci fosse stato quel valore sballato dell antidoping avrei continuato come nulla fosse. Mi son detto: provo a giocare, magari mi aiuta a staccare, chiedo il permesso alla società. La situazione la conoscevano solamente i dirigenti e i medici della Virtus. Nel post match, nello spogliatoio, il coach Luca Banchi ha comunicato a tutti la mia situazione, i miei compagni erano increduli. Ero preoccupatissimo. In carriera non avevo mal subito alcuna operazione. Quando ti devi sottoporre al tuo primo intervento chirurgico abbinato a un tumore è chiaro che vai nel panico, in tanti mi sono stati vicino, dai familiari alla squadra. Sui social sono stato travolto da un affetto extra sportivo che mi ha aiutato tantissimo.

Il periodo più brutto è stato quello della chemioterapia. Andavo in ospedale per sette ore al giorno, con mia moglie sempre accanto. Lei è una donna unica, da una parte mi dava forza e dall'altra cercava di mascherare tutto davanti ai figli. Achille Jr. era troppo piccolo mentre Vitoria aveva già tre anni, super sveglia Quando venivano a trovarmi a casa i compagni di squadra gli amici, lei origliava le nostre conversazioni. Un giorno mi chiede: papà ma come mai ti sono caduti i capelli? Io ero gonfio dalla cheinio, senza forze, non riuscivo ad alzarmi dal divano. Non le ho risposto ma lei aveva già capito tutto. Restava incollata a me, anche in silenzio, con un attaccamento commovente.

Molti mi hanno scritto: "Per la prima volta sono andato a farmi un controllo". Oppure: "Seguendo il tuo esempio ho prenotato una visita urologica ti devo ringraziare perché ho scoperto in tempo un problema analogo al tuo". Sono contento di essere stato utile, ci tengo a diffondere l'importanza della prevenzione. Perché può capitare a tutti, recentemente ho incontrato un ragazzo di 15 anni con una neoplasia testicolare. Prima cosa invito tutti ad andare a farsi una visita Poi, dico che l'ottimismo è importante non buttatevi giù, so bene che ail'inizio non è facile però l'aspetto mentale è davvero il segreto. Sto bene, mi sento come se non avessi avuto niente. È solo un brutto ricordo, diciamo. Continuo a essere monitorato, il decorso oncologico prevede una serie di controlli per i primi due anni e mezzo. Ho fatto una Tac prima dell'estate, la prossima la farò in primavera, A dicembre invece avrà una visita dail'urologo."

 

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