Flats Service Fortitudo Bologna - Gesteco Cividale, il prepartita

Settimana apparentemente tranquilla, con il progressivo rientro di Alessandro Panni che magari domenica non sarà al meglio ma, visto il modo in cui era uscito dal campo a Udine e visto i precedenti nel ruolo, aveva fatto pensare che la prossima trasferta Fortitudo sarebbe dovuta essere a Lourdes con peraltro il forte rischio che il pullman forasse già a Modena Sud. E' una stagione un po' così, sperando che il numero ore lavorate dall'infermeria sia già tale da non dover chiedere straordinari nei playoff: non deve essere un alibi ma così è, e avanti coi carri.
Con Udine ormai discretamente fatta e finita per la promozione diretta, e con risultati alterni nei recuperi (bene la sconfitta di Milano, sarebbe stato bello perdesse anche Cantù ma vabbè), ora tutto gira attorno a quel calderone che c'è nelle posizioni medio-alte, playin e via discorrendo: banale dire che servirebbe arrivare più in alto possibile, meno banale evidenziare come in queste settimane di scontri diretti ci sarà anche e soprattutto bisogno di limare certe problematiche, specie dietro. Dove la Fortitudo pare una roccia quando c'è da difendere l'area (è la squadra che ne becca di meno da 2 punti, solo 14 cesti a gara), meno invece da lontano (10,4, la peggiore. E' anche vero che la Fortitudo è la squadra contro cui si tenta meno da 2 e più da 3). Tempo ce n'è, ma non tanterrimo.
Cividale, quindi. E' una squadra di Pillastrini, e questo già dovrebbe far capire che qualsiasi cosa andrà sudata eccome. Inizio sgargiante, forse anche oltre le aspettative, poi un leggero calo soprattutto in casa (12-5) mentre in trasferta spesso e volentieri si vince (8-9). Stesso record della Fortitudo, che all'andata perse di 11 mettendo fine all'epoca Cagnardi. Sei sconfitte nelle ultime nove giocate, con in mezzo la finale di Coppa Italia persa contro Cantù. Gioie e dolori da Redivo (17) mentre l'altro straniero è Lamb, guardia da 14 di media. Poi la solita batteria di italiani, dove non si guarda all'anagrafe: in area Miani e l'ala figlio d'arte Dell'Agnello, mentre minuti importanti arrivano anche da Maragon (che è un 2005) e da Ferrari, lungo anche esso 20enne che, se qualcuno guardava Un posto al sole, è la copia spiccicata di Vittorio Del Bue, figlio del vigile Guido. Attenti poi al piccolo Rota, altro genio e sregolatezza. Non ci sarà invece Luka Doncic, annnciato il primo aprile dalla società friulana: forse per la A2 sarebbe un po' fuori posto, ma visto qualche suo problema dietetico chiedere un consiglio a Pilla, che negli ultimi anni si è dimezzato, male non gli farebbe.

Si gioca domenica, ore 18, diretta LNP Pass, Radio San Luchino e Canale 88.