La Virtus torna da Strasburgo con un’altra sconfitta beffarda e l’impressione - sempre più radicata - che la continuità per questa squadra sia un miraggio. Certo, la sconfitta è stata causata principalmente dal clamoroso divario a rimbalzo (49-27, con 17 di Fall), ma i bianconeri ancora una volta hanno acceso e spento l’interruttore della concentrazione più volte durante la partita. Le Vu Nere avrebbero potuto capitalizzare di più un primo tempo giocato bene, e anche la disperata (vana) rimonta finale si sarebbe potuta evitare restando più concentrati in quei 3-4 minuti di buio tra la fine del terzo periodo e l’inizio del quarto.
Ma la casa, al momento, sembra passare questo, e coach Sacripanti fa con i giocatori che ha, tra l'altro per la prima volta trovandosi alle prese con problemi di abbondanza: ieri Qvale ha giocato pochissimo e Kravic è stato impiegato soprattutto da numero quattro, ed entrambe le cose hanno fatto un po’ specie, come l’ultima rimessa sul -3 - con tre decimi sul tabellone - affidata a Punter, ovvero al miglior tiratore della squadra.
La cosa migliore di serata - in ogni caso - è l’aver ritrovato Pietro Aradori, che ha fatto assolutamente il suo, almeno in attacco, con 21 punti a segno.

Quella di ieri era l’ultima partita che per le Vu Nere aveva un peso specifico relativo: da adesso in poi si fa sul serio. Sta per iniziare il mese di febbraio, che per la Virtus sarà cruciale, e che i bianconeri sperano di affrontare al completo, dato che a breve dovrebbe rientrare anche David Cournooh.

In coppa mercoledì prossimo ci sarà lo scontro diretto con Patrasso per il primo posto nel girone, traguardo che i bianconeri hanno avuto sempre in mano e che sono chiamati a prendersi per avere il miglior accoppiamento possibile nei playoff. Anche perché le Final Four sono il nuovo obiettivo fissato dalla proprietà.
In campionato, nelle prossime due giornate si capirà molto su dove questa squadra potrà arrivare. Domenica prossima in casa contro Avellino, il sabato successivo a Cremona.
Poi ci sarà la Coppa Italia, con l’accoppiamento - suggestivo e proibitivo al tempo stesso - con Milano.

Finora il cammino delle Vu Nere non è stato esattamente continuo, ma tutto sommato positivo, centrando i primi due obiettivi parziali. Ora è il momento di stringere. Quando il campionato si fermerà per la pausa delle Nazionali, tutti avranno un’idea più chiara di dove davvero questa squadra potrà arrivare.

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