BONAMICO A SPORT CLUB: NON SONO D'ACCORDO CON IL SISTEMA CHIUSO DI EUROLEGA
Marco Bonamico è stato ospite di Sport Club.
"E' un periodo della stagione particolare, Milano ha perso con Venezia e la Virtus a Trieste, davanti a 5000 spettatori e con la voglia di salvarsi. Capita, se chi fa l'Eurolega è stanco e le altre hanno obiettivi da raggiungere"
Chi farebbe più il botto in caso di sconfitta in finale, tra Virtus e Milano? "Qui chi arriva secondo è il primo degli ultimi, ma intanto le finali vanno raggiunte: ci possono essere infortuni, cali di forma, e altre che giocano senza il peso di obiettivi già scritti. Arrivare primi è l'unica opzione, per queste due squadre, e il secondo posto non sarà accettabile"
Scariolo fa bene ad aspettare i vari Teodosic e Pajola? "Il rischio di mettere in campo un giocatore recuperato clinicamente ma non in forma è grande, può farsi di nuovo male. E questa è una fase interlocutoria, con il primo posto in campionato blindato, quindi farli rientrare al 100% è importantissimo. Scariolo e lo staff medico hanno la giusta esperienza"
Ci sono giocatori che non rendono al meglio, è colpa loro o di Scariolo? "Qui si mettono sulla graticola allenatori dall'esperienza straordinaria. Per noi da fuori è facile giudicare, e Scariolo è uno dei migliori tecnici europei. Se li ha scelti ci sarà una ragione, forse hanno reso un po' meno, ma quel che conta è quanto questi possono dare all'interno del sistema"
Quando vedi giocatori che rendono poco, a chi attribuisci eventuali colpe? "La squadra non è una cosa unica, non è il tennis. Guardate Mannion, come va e viene, e magari sembra andare meglio in Nazionale: serve pazienza e fiducia, poi magari si potevano fare altre scelte, ma siamo sicuri che la Virtus avrebbe trovato giocatori migliori?"
In Eurolega non si capisce cosa vogliano fare con le licenze. "Ci sono interessi geopolitici ed economici, come Parigi o Londra. Per ora la Virtus non ha ricevuto risposte, bisogna aspettare giugno, e questo non è rispettoso per chi deve pensare le proprie strategie"
Tu cosa ti aspetti? "Vorrei una seconda squadra italiana in Eurolega. La Virtus non è stata straordinaria ma ha fatto bene, e comunque non sono d'accordo con un sistema chiuso che non garantisce il posto alle squadre che vincono i propri campionati e che magari hanno parametri in regola con quanto richiesto. Ma anche la questione dei parametri è un bluff, vedi dove gioca Montecarlo"
Faresti in modo che le squadre in Eurolega saltassero la regular season del campionato italiano? "No, sarebbe irrispettoso verso chi investe, ha passione e voglia, e ha tutto il diritto di provare a battere le squadre più forti. Il campionato italiano è importante, l'Eurolega è una ciliegina sulla torta che però tocca l'Italia marginalmente, pensiamo al fatto che manchi una piazza importante come Roma, o come non facciamo in Coppa figure decenti da un bel po'. Il campionato di riferimento resta quello italiano"
Di questa Virtus chi terresti? "Tanti hanno fatto dei progressi, bisogna capire se vuoi giocatori già pronti o futuribili. Se si guarda il Partizan odierno, ha un paio di giocatori che stanno facendo bene dopo non essere stati confermati da Milano. O come Pangos che ha avuto rendimento alterno per via degli infortuni ma prima ha fatto bene. Qua si rischia che lasci andare Mickey e poi ti faccia il mazzo. Sicuramente non darei via Mannion"
Si gioca troppo? "Probabilmente sì. I tempi di riposo sono pochi e c'è il problema del viaggio, perchè in Europa non ci si muove con la stessa facilità che c'è in NBA. Non accetto la diatriba con le Nazionali che giocano in inverno, le finestre non sono più attinenti e andrebbero spostate sull'estivo. Gli stipendi ai giocatori sono pagati dalle società e vanno tutelati, anche se la Nazionale è un bene per tutto il movimento"
Il video integrale della trasmissione
https://youtu.be/MAb3PxPjmxs