Stefano Comuzzo, in conferenza stampa, ha presentato la partita di domani a Faenza. Andrea Costa - Fortitudo si gioca alle 21.

“È una Partita che ci deve consentire di rimanere in scia con Trieste, e per raggiungerli non possiamo fare passi falsi con squadre di media/bassa classifica. È una partita tutt’altro che scontata per la pallacanestro che adottano, sono energici e aggressivi sia in difesa che in attacco, e se non pareggiamo la loro difesa, la partita si può complicare. Sono costruiti attorno ai due super-veterani Maggioli e Prato, hanno due buonissimi americani come Wilson che gioca da 4 e gioca parecchi possessi, e Bell che è un giocatore di grande esperienza, e attorno a questi ci sono dei giovani che portano tanta energia e pressione sulla palla, come Penna che è il play titolare. È una squadra con un quintetto pericoloso e se non la affrontiamo con la dovuta energia, ci può fare molto male.”

Ruota tutto attorno all'energia? “Si, per gran parte è così, perché in questo momento dobbiamo basare tutto sulla difesa e concedere pochi punti. La chiave della partita è che sotto la loro pressione rischiamo di fare delle palle perse e concedere punti in contropiede, così che i 60 punti possono diventare 80 e in questo momento a 60 ci arriviamo, mentre a 80 non siamo poi così sicuri.”

Quando si rivedrà la Fortitudo al completo? “Secondo me ci vogliono ancora 2-3 settimane, adesso stiamo facendo la “preparazione”. Non siamo freschi o atleticamente frizzanti e tra due o tre settimane dovremo riuscire a mettere la marcia giusta.”

Che attacco state pensando per non aprire spazi al contropiede? “Cerchiamo di avere attacchi equilibrati e tiri costruiti, non dobbiamo cadere nel tranello di attaccare con 1 contro 1 forzati, anche perché non facciamo palle perse di inesperienza, che magari fanno squadre più giovani. Se cadiamo nel tranello di giocare 1 contro 1 perché ci sembrano più deboli, allora diventa 1 contro 5 e loro possono farci male. Se giochiamo di squadra, potremo far pesare un tasso superiore, tecnico e di talento che abbiamo.”

C'è l'idea di usare Amici come play aggiunto o, visto che Imola è giovane, punterete su Montanari? “Amici ha dimostrato di potere ricoprire questo ruolo di play aggiunto, sarà da verificare contro una squadra che pressa a tutto campo. In questo caso l’assenza di Fultz pesa, ma Montanari si è sempre fatto trovare pronto. Ci teniamo pronte entrambe le alternative, ma non possiamo spremere McCamey oltre a quello che stiamo facendo, quindi teniamo tutte le porte aperte.”

Perché il pressing non si batte con il centro a metà campo? “Loro giocano un pressing a uomo dove sono molto pericolosi con i piccoli, ed è pericoloso da attaccare con il centro e in mezzo al campo, ma ne giocano anche un secondo a zona, che possiamo attaccare con il 4 in mezzo al campo.”

Gandini? “Sta crescendo e sta mettendo benzina, lui è un giocatore di quantità ed energia e se fisicamente non è a posto soffre molto. Adesso sta sempre meglio e ci aspettiamo che le prestazioni migliorino.”

C’è rischio di sottovalutare la partita? “Speriamo di no, in amichevole abbiamo dominato ma loro sono cambiati e abbiamo fatto vedere diversi video ai giocatori di una squadra che è molto più ostica. Nel giocare contro queste squadre, la sottovalutazione è un autogol. Abbiamo giocatori esperti che in carriera ne hanno viste tante, dovrebbero saperlo già da soli. Dovrebbero.“

Non riuscite a fare il vostro gioco come vorreste? “Non avere il cambio del play designato, ci porta a non potere chiedere al nostro play di pressare la palla per 40 minuti e questo ci porta a pensare anche ad altre cose. Siamo in emergenza e dobbiamo gestirla. È il piano partita ma è anche la nostra situazione. Quando ci saremo tutti quanti, potremo anche imprimere un ritmo diverso da quello che facciamo adesso. La questione playmaker è solo un esempio, ma la situazione riguarda tutti”.

Il video della conferenza stampa, grazie a Laura Tommasini di Sportpress.



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