E’ stata una partita decisamente strana, quella di ieri. Per un quarto e mezzo la Virtus è sembrata poter dominare, ed è andata avanti in scioltezza 30-15. Poi qualcosa si è inceppato, e una Torino che prima era stata troppo brutta per essere vera è rientrata, difendendo in maniera solida, e allora la partita è diventata equilibrata, tanto da arrivare all’ultimo tiro, con Delfino che ha preso - e sbagliato - la tripla del pareggio. Di sicuro il gioco di Larry Brown è molto diverso da quelli a cui le squadre italiane sono abituate, ad esempio è piuttosto raro che una squadra tiri per la prima volta da tre dopo 15’, e provi appena 13 conclusioni in tutto. In ogni caso, e questo Sacripanti l’ha detto chiaramente a fine partita, il vantaggio iniziale andava gestito meglio, e ieri ci sono state parecchie distrazioni di troppo. Comunque le Vu Nere nel finale sono state concrete, trovando i punti decisivi con M’Baye, Aradori e Taylor, che dopo un primo tempo svagato è salito di colpi nella ripresa e ha chiuso con 4/6 da tre, tra cui la tripla chiave nell'ultimo minuto e anche la buona difesa su Delfino nell'azione finale.
In ogni caso, i due punti messi in tasca sono pesanti: giocando ogni tre era importante soprattutto non sprecare i turni casalinghi, e così è stato. La Virtus ora è tornata tra le prime otto, e questo è ovviamente importante in ottica Final Eight, dato che il girone di andata è quasi a metà. Ora ci saranno altre due partite, entrambe in trasferta (Patrasso e Pesaro) e poi la sosta per le Nazionali che permetterà di rifiatare un po’ a tutti, tranne che ai nazionali, tra cui ceramente Pietro Aradori, nuovamente convocato. A proposito del giocatore bresciano, va detto che i suoi miglioramenti appaiono evidenti, di pari passo col crescere della sua condizione fisica. Il numero 21 bianconero in campionato ha cifre di tutto rispetto: 16.6 punti e 4.7 rimbalzi di media, tirando con il 55% da due e quasi il 47 da tre%.

Infine, ieri ancora proteste del Vecchio Stile per il ritorno natalizio alla Unipol Arena. Sono stati esposti due striscioni, prima Come rovinare il Natale? All’Unipol andare a giocare, e poi Massimo facci un regalo, lascia la Virtus al PalaDozza.
Patron Zanetti, sentito a fine partita, ha chiosato con un sono solo due partite. Domani, in ogni caso, la Virtus presenterà le iniziative legate al doppio evento.


(foto Virtus Pallacanestro)

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
LO SFOGO DI MATTEO BONICIOLLI