VIRTUS - ULM, PAGELLE E INTERVISTE
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
Gaines - voto 6,5 - Discreto lavoro da entrambi i lati del campo, le solite accelerate in transizione che danno forza ed energia a tutta la squadra.
Pajola - voto 5 - Poco lucido all’inizio, soffre molto la pressione della difesa tedesca e alla fine non si vede più in campo.
Baldi Rossi - voto 5,5 - Due liberi importanti in un momento chiave, 5 rimbalzi ma fa troppa fatica in difesa e, nonostante i falli di Ricci, rimane poco in campo
Markovic - voto 7,5 - 12 punti e 9 assist, le due triple consecutive nel finale che permettono alla Virtus di mettere il naso avanti. Nonostante fatichi anche lui in difesa, è fondamentale nel recupero e nella vittoria finale.
Ricci - voto 6 - Era acciaccato, ha avuto problemi di falli nel primo tempo, si vede poco ma mette la tripla che da in là al recupero finale.
Delìa - voto 5.5 - Rimane ai margini della gara, aspettando il pallone che, quando ha spazio, riesce a mettere quasi sempre dentro. Soffre a rimbalzo e in difesa e lo 0/2 ai liberi nel finale rischiava di essere sanguinoso.
Cournooh - voto 6 - 12 minuti in campo di difesa e pressione.
Hunter - voto 6,5 - Il più lucido tra i lunghi della Segafredo, riesce a fare male alla difesa avversaria in tanti modi e difensivamente sembra essere l’unico in palla. Problemi di falli anche per lui, però.
Weems - voto 7 - Cambia la sua partita dopo l’intervallo, iniziando a fare ciò che sa fare e nel finale sono suoi i 5 punti consecutivi che sanciscono il rientro in partita dei bianconeri. Chiude con 16 punti decisivi, soprattutto nei minuti finali
Teodosic - voto 6,5 - Forza tanto quando vede la squadra in bambola, riesce a prenderla per mano segnando prima e dispensando assist dopo (8) e nel finale dalla lunetta è preciso. Non stratosferico ma concreto
Gamble - voto 5 - Un altro (quasi) turno di riposo per l’ex Nanterre, che esce subito dalla partita per problemi di falli e non riesce più a rientrarvi a livello psicologico. Serata storta per lui, ed è un peccato perchè nei pochi minuti in campo l'area era coperta.
Sala stampa, a cura di Valentina Calzoni
Le parole di Sasha Djordjevic - Comincerò come l’anno scorso. Non dirò tutto quello che penso. E’ importante la vittoria ma noi l’abbiamo presa sottogamba, siamo stati ridicoli, la disciplina fanatica nel gioco non c’è stata. Bisogna ricominciare a giocare la pallacanestro. Abbiamo giocato due tempi diversi che non capisco, non capisco davvero. Non siamo “quitters” e non molliamo, ma non potevamo sottovalutarla così e giocarla in questa maniera con due tempi completamente diversi e un intervallo in spogliatoio proprio bello, bellissimo per odiare l’allenatore. Bisogna calmarsi tutti quanti. Non bisogna volare, non abbiamo fatto niente, è troppo presto. Chiedo anche a voi, niente autografi o interviste dobbiamo mettere il culo per terra. E’ troppo presto, non abbiamo fatto niente ripeto. Energia e aggressività devono esserci sempre, invece qui al Paladozza sembra che non tocchiamo la terra con i piedi. La pallacanestro deve essere semplice. Poi arriveranno gli ultimi tiri ma non sono quelli a cui appoggiarsi, ci serve qualcosa di più concreto. Grande pubblico ma dobbiamo giocare 40 minuti a pallacanestro altrimenti ci saranno sempre i mugugni, sempre. Lo ripeto non abbiamo ancora fatto nulla, sarà anche colpa mia, non lo so. Non si gioca a pallacanestro senza fisicità e contatti in difesa, il nostro merito non può essere solo la qualità dei singoli. No. Dobbiamo rientrare nel sistema è questo sarà il mio compito nei prossimi giorni. Non abbiamo tempo di lavorare con tutte queste partite ed é uno svantaggio. Il corpo di un giocatore ha bisogno di entrare negli automatismi e se noi non abbiamo tempo questo manca, ma é così e dobbiamo capire come fare. Bisogna cambiare velocemente.
Il nuovo campo? Ne parleremo domani e dopodomani. Ci vorrà grande concentrazione da parte di tutti. Non sarà tutto perfetto ma é una scelta giusta da portare avanti. Ci alleneremo e allora scopriremo con cosa avremo a che fare. Sarà come andare a una Final Four. Sapere di aver già superato il turno in anticipo di 4 giornate é un dato ma niente di più. Bisogna rispettare il girone, giocare fino alla fine e se possibile arrivare primi. Un giocatore è venuto da me dopo Reggio Emilia e mi ha chiesto “ma siamo stati bravi noi o hanno giocato male loro?” Io penso che noi siamo stati compatti, abbiamo fatto una grande difesa. Abbiamo fatto le cose semplici. Al Paladozza invece sembra sempre un’altra cosa. Bisogna tornare tutti coi piedi per terra. La societá, la stampa, tutti.
Le parole di Jaka Lakovic - Congratulazioni alla Virtus. Ma se avessimo vinto non sarebbe stata immeritata. Congratulazioni anche ai miei giocatori, sono molto orgoglioso di loro, abbiamo combattuto senza tre giocatori e giocato una partita di alto livello. Semplicemente alla fine non è andata come volevamo.
Le parole di Kyle Weems - Partita molto difficile, loro hanno giocato bene e noi non molto. Ma è una vittoria e vale comunque. Dedico la partita a mio padre, sono con te.
Il video della conferenza stampa, grazie a Sportpress
Gaines - voto 6,5 - Discreto lavoro da entrambi i lati del campo, le solite accelerate in transizione che danno forza ed energia a tutta la squadra.
Pajola - voto 5 - Poco lucido all’inizio, soffre molto la pressione della difesa tedesca e alla fine non si vede più in campo.
Baldi Rossi - voto 5,5 - Due liberi importanti in un momento chiave, 5 rimbalzi ma fa troppa fatica in difesa e, nonostante i falli di Ricci, rimane poco in campo
Markovic - voto 7,5 - 12 punti e 9 assist, le due triple consecutive nel finale che permettono alla Virtus di mettere il naso avanti. Nonostante fatichi anche lui in difesa, è fondamentale nel recupero e nella vittoria finale.
Ricci - voto 6 - Era acciaccato, ha avuto problemi di falli nel primo tempo, si vede poco ma mette la tripla che da in là al recupero finale.
Delìa - voto 5.5 - Rimane ai margini della gara, aspettando il pallone che, quando ha spazio, riesce a mettere quasi sempre dentro. Soffre a rimbalzo e in difesa e lo 0/2 ai liberi nel finale rischiava di essere sanguinoso.
Cournooh - voto 6 - 12 minuti in campo di difesa e pressione.
Hunter - voto 6,5 - Il più lucido tra i lunghi della Segafredo, riesce a fare male alla difesa avversaria in tanti modi e difensivamente sembra essere l’unico in palla. Problemi di falli anche per lui, però.
Weems - voto 7 - Cambia la sua partita dopo l’intervallo, iniziando a fare ciò che sa fare e nel finale sono suoi i 5 punti consecutivi che sanciscono il rientro in partita dei bianconeri. Chiude con 16 punti decisivi, soprattutto nei minuti finali
Teodosic - voto 6,5 - Forza tanto quando vede la squadra in bambola, riesce a prenderla per mano segnando prima e dispensando assist dopo (8) e nel finale dalla lunetta è preciso. Non stratosferico ma concreto
Gamble - voto 5 - Un altro (quasi) turno di riposo per l’ex Nanterre, che esce subito dalla partita per problemi di falli e non riesce più a rientrarvi a livello psicologico. Serata storta per lui, ed è un peccato perchè nei pochi minuti in campo l'area era coperta.
Sala stampa, a cura di Valentina Calzoni
Le parole di Sasha Djordjevic - Comincerò come l’anno scorso. Non dirò tutto quello che penso. E’ importante la vittoria ma noi l’abbiamo presa sottogamba, siamo stati ridicoli, la disciplina fanatica nel gioco non c’è stata. Bisogna ricominciare a giocare la pallacanestro. Abbiamo giocato due tempi diversi che non capisco, non capisco davvero. Non siamo “quitters” e non molliamo, ma non potevamo sottovalutarla così e giocarla in questa maniera con due tempi completamente diversi e un intervallo in spogliatoio proprio bello, bellissimo per odiare l’allenatore. Bisogna calmarsi tutti quanti. Non bisogna volare, non abbiamo fatto niente, è troppo presto. Chiedo anche a voi, niente autografi o interviste dobbiamo mettere il culo per terra. E’ troppo presto, non abbiamo fatto niente ripeto. Energia e aggressività devono esserci sempre, invece qui al Paladozza sembra che non tocchiamo la terra con i piedi. La pallacanestro deve essere semplice. Poi arriveranno gli ultimi tiri ma non sono quelli a cui appoggiarsi, ci serve qualcosa di più concreto. Grande pubblico ma dobbiamo giocare 40 minuti a pallacanestro altrimenti ci saranno sempre i mugugni, sempre. Lo ripeto non abbiamo ancora fatto nulla, sarà anche colpa mia, non lo so. Non si gioca a pallacanestro senza fisicità e contatti in difesa, il nostro merito non può essere solo la qualità dei singoli. No. Dobbiamo rientrare nel sistema è questo sarà il mio compito nei prossimi giorni. Non abbiamo tempo di lavorare con tutte queste partite ed é uno svantaggio. Il corpo di un giocatore ha bisogno di entrare negli automatismi e se noi non abbiamo tempo questo manca, ma é così e dobbiamo capire come fare. Bisogna cambiare velocemente.
Il nuovo campo? Ne parleremo domani e dopodomani. Ci vorrà grande concentrazione da parte di tutti. Non sarà tutto perfetto ma é una scelta giusta da portare avanti. Ci alleneremo e allora scopriremo con cosa avremo a che fare. Sarà come andare a una Final Four. Sapere di aver già superato il turno in anticipo di 4 giornate é un dato ma niente di più. Bisogna rispettare il girone, giocare fino alla fine e se possibile arrivare primi. Un giocatore è venuto da me dopo Reggio Emilia e mi ha chiesto “ma siamo stati bravi noi o hanno giocato male loro?” Io penso che noi siamo stati compatti, abbiamo fatto una grande difesa. Abbiamo fatto le cose semplici. Al Paladozza invece sembra sempre un’altra cosa. Bisogna tornare tutti coi piedi per terra. La societá, la stampa, tutti.
Le parole di Jaka Lakovic - Congratulazioni alla Virtus. Ma se avessimo vinto non sarebbe stata immeritata. Congratulazioni anche ai miei giocatori, sono molto orgoglioso di loro, abbiamo combattuto senza tre giocatori e giocato una partita di alto livello. Semplicemente alla fine non è andata come volevamo.
Le parole di Kyle Weems - Partita molto difficile, loro hanno giocato bene e noi non molto. Ma è una vittoria e vale comunque. Dedico la partita a mio padre, sono con te.
Il video della conferenza stampa, grazie a Sportpress