La partita di tutte le partite arriva ringraziando che sia stata spostata solo l'ultima giornata, e non pure questa. Perchè a caricare molle eccetera si rischiava di oberare ancora di più la truppa, anche se invero in una stagione senza pubblico è difficile capire quanto il concetto di pressione possa essere importante nel gruppo. Di certo non ci si doveva ridurre a questo punto, di certo a inizio stagione le idee erano ben diverse, di certo ci sarà un momento per capire cosa sia successo ed eventuali colpevoli e/o capri espiatori. E anche tutte le famose supercazzole sull'essere avvantaggiate da parte delle squadre più abituate alle lotte salvezza e/o già predisposte a questo tipo di gare è del tutto inutile. Perchè in 'sto strano campionato, sia chiaro, nessuno ha avuto tempo e modo di pensarsi in qualsiasi maniera, ergo sia Fortitudo che Cantù andranno pensando che devono vincere, punto.

L'avulsologia dice che in caso di sconfitta ci sarebbero ancora margini (dato che in questi giorni si sono fatti paralleli con l'antica Reggio Emilia, diciamo che forse la Cremona del 1991 era più simile, se vogliamo): vincendo a Trieste, aspettando altri risultati, sondando e bilanciando scarti e via discorrendo. La realtà dice un'altra cosa: Bologna vincendo si metterebbe definitivamente al sicuro, e potrebbe vedere l'ultima giornata come del tutto priva di significati. Ed è su questo che si dovrà puntare in queste ore, pensando che di alternative è meglio non pensarci.

Resta poi l'enigma roster: la Effe dovrebbe recuperare Hunt (ma se qualsiasi prototipo di Lazzaro non riemerge adesso, allora quando?) e aspetta notizie da un acciaccato Fantinelli. Mancherà Stojanovic, per scelta - diciamo - societaria di voler andare alla battaglia decisiva con il roster già formato, senza stravolgimenti dell'ultima ora. Magari fosse stato il Teo di Reggio Emilia si sarebbero fatte altre considerazioni, ma è anche vero che non è ciò che sarebbe stato chiesto al giocatore. Per ora si faccia con quel che si ha, sapendo che sono pochi, con poca autonomia e poca difesa.

Cantù, allora. Dopo l'esonero del Bigliettaio Pancotto da quelle parti è arrivato Piero Bucchi, che già aveva battuto la Fortitudo nella poi annullata prima di campionato con Roma. All'andata c'era ancora il marchigiano, vinse Bologna di 13 (Gloria! Gloria!) con ottime prove di Totè, Banks e del poi salutato Palumbo. Ultimo posto in classifica, e - se può essere utile - rendimento esterno che è il peggiore del lotto (3-10). E con due recenti atroci beffe (canestro di Leunen forse da 3 forse da 2 contro Trento, il 2+1 di Taylor quasi allo scadere contro Reggio) a complicare ancora di più la situazione. Peggior attacco del lotto, 20 di media li fa il chiamato in corsa Gaines (4-7 il record dal suo arrivo), curiosità per il giovanissimo Procida e per gli ultimi sussulti di orgoglio dell'ex Leunen, reduce dal top in stagione (15) proprio domenica scorsa. L'altro ex è il lungo Radic, visto a gettone nella prima F di A2, nel 2015.

Si gioca domenica alle 20.30, diretta Raisport, Eurosport Player e Radio Nettuno Bologna Uno.

(FOTO DI VALENTINO ORSINI/ FORTITUDO PALLACANESTRO 103)

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92