L'AD della Virtus Luca Baraldi - sentito da Luca Muleo su Stadio prima della notizia del blocco dei voli per la Turchia - ha espresso la sua preoccupazione per una situazione così delicata.
Un estratto delle sue parole.

Il viaggio ci preoccupa perché siamo esposti ai rischi, basta poco, qualcuno in aereo con la febbre, anche al di fuori del club, che le cose si possono complicare. Ci vorrebbe un po' di buon senso, sarebbe meglio non giocarla questa partita, in un clima difficile che non ci favorisce. Basta poco per creare altri allarmismi. Lo sport non deve prevaricare l'esigenza di rispetto della salute, dell'incolumità dei giocatori, ma anche di medici, fisioterapisti, professionisti che svolgono anche altre attività e hanno affetti a casa. Le condizioni psicologiche non sono ottimali. Poi capiamo che il calendario è quello che è, e se si dovesse partire, come adesso è previsto, siamo pronti a rispettare l'impegno e andremo lì per vincere, per fare la nostra parte sul piano sportivo.

Sulla questione campionato Baraldi ribadisce il "no" della Virtus alle porte chiuse: Non sarei d'accordo di fronte all'ipotesi delle porte chiuse, piuttosto meglio continuare ad aspettare quando saremo tranquilli. Il basket non si può permettere di giocare senza tifosi, lo sta dimostrando anche il calcio, dove hanno usato buon senso. Non possiamo penalizzare i fans, che sono la linfa vitale del nostro lavoro. La Legabasket e il presidente Petrucci sono stati uniti e determinati nel prendere una decisione saggia, fermare tutta la giornata sportiva e non avere la situazione di chi va in campo e chi no, non sarebbe equilibrata La pallacanestro ha dimostrato grande maturità e compattezza.

La speranza è che presto le partite si possano disputare a porte aperte. In caso contrario però ho chiesto in Lega di poterci attivare per domandare alla Fip di verificare presso la Fiba la possibilità di far slittare di una settimana la partenza del torneo preolimpico. E' una cosa molto complessa, ma nel caso di un altro rinvio ci aiuterebbe.

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