FORTITUDO - MANTOVA: PAGELLE, STATISTICHE, INTERVISTE
KONTATTO BOLOGNA
Candi - voto 5,5 – (2pti, -, 1/3, 0/1) - Vedrai, gli canticchia Samuel, che troverai il tuo equilibrio e riuscirai a fare meglio di quanto non fatto oggi, dove non è che si sia visto il meglio, anzi.
Montano - voto 5,5 – (7pti, 2/2, 1/3, 1/3) - Di rose e di spine, ugola Al Bano, per una partita dove non riesce a trovare la continuità giusta, e il su e giù dalla panca non gli permette di tenere la mano in caldo.
Legion - voto 6 – (13pti, 2/2, 4/8, 1/5) - Spostato di un secondo, anzi di un tempo, gli spiega Masini: prima si accontenta di provarci da fuori senza mai imboccarla. Meglio dopo, quando cerca di variare il proprio gioco.
Mancinelli - voto 7,5 – (14pti, 3/3, 4/9, 1/2) - Ora esisti solo tu, gli propone Bianca Atzei (magari a distanza di sicurezza dalla compagna del 6 biancoblu) guardando come, nel finale, decide che non è più il caso di stare a perdere tempo e la chiude, da solo.
Knox - voto 7,5 – (27pti, -, 12/20, 1/1) - Il cielo non mi basta, gli sussurra la Comello mentre lui, tranquillamente, ributta in gol tutto quello che gli passano. Poi magari si potrebbe far qualcosa di meglio dietro, ma il ventello, per una volta, lo porta dalla parte della ragione.
Ruzzier - voto 6 – (3pti, -, 0/2, 1/2) - Mani nelle mani, gli sussurra Zarrillo citando chiaramente la sua propensione all’assist. E alla fine ne arrivano anche tanti, benchè quando ci sia da andare in proprio è sempre un rischio.
Raucci - voto 6,5 – (8pti, -, 1/2, 2/3) - Nel mezzo di un applauso gli stona Alessio Bernabei, quello che si prende per come arriva, metta due triple, e inizi piano piano a girare l’inerzia della partita. Poi ci prova dietro, non abbassando mai la guardia.
Italiano - voto 6 – (6pti, 4/6, 1/3, -) - Fatti bello per te, gli consiglia Paola Turci, di fronte alle torture che gli impone il barbiere. Sgomita, fa la faccia brutta, rumina palloni, il solito.
Gandini - voto 5,5 – (0pti, 0/2, -, -) - Fa talmente male, rutta Giusy Ferreri, quando lui si schianta dopo un rimbalzo. Non si spezza, ma non va proprio oltre.
DINAMICA MANTOVA
Vencato - voto 6 – (2pti, -, 1/3, 0/1) – Fa girar bene la boccia.
Gergati - voto 6,5 – (9pti, -, 3/4, 1/3) – Discreta verve.
Amici - voto 8 – (27pti, 5/6, 2/5, 6/8) – Nome che gli garantirà il primo posto a Sanremo il prossimo anno, ma anche a basket, quando non sbrocca, male non fa.
Daniels - voto 6,5 – (12pti, 1/2, 4/8, 1/3) – 14 rimbalzi, anche se non è il massimo della coordinazione.
Candussi - voto 5,5 – (7pti, 1/2, 3/6, -) – Benino davanti, ma Knox lo asfalta.
Giachetti - voto 5 – (4pti, -, 1/2, 0/3) – Tiro finale un po’ presuntuoso.
Casella - voto 6 – (5pti, -, 1/2, 1/2) – Poche occasioni.
Corbett - voto 6,5 – (13pti, 2/2, 4/5, 1/6) – Spara tutto subito.
Timperi - voto 5,5 – Una palla, una infrazione.
Bryan - voto 5 – (0pti, -, 0/1, -) – Ormai da Ikea.
VERBA MANENT
Boniciolli - Fatti i dovuti complimenti a Mantova, che per solidità societaria, guida tecnica e roster, oggi ha dato una prova di altissimo livello attorno ad un giocatore che vidi già da telecronista anni fa quando era a Ferrara. Amici potrebbe essere da Nazionale, partita oggi di alore assoluto. Io sono molto contento della vittoria, cominciare questo ciclo casalingo con una vittoria affrontando questo tipo di squadra. Meno contento dell’aspetto sul quale abbiamo insistito durante la settimana, qualcosa che non si compra al supermercato come l’amalgama: sapevamo che sarebbe stata una gara dura, serviva controllo e maturità, invece non sappiamo leggere i momenti, concretizzare vantaggi. Mancinelli ritrovato, Knox monumentale, Legion sapevamo che la terza settimana sarebbe stata la più critica, quindi contento di tutto ma non di come abbiamo iniziato. Ovvero, seguendo il ritmo che volevano loro, incazzandomi come una biscia: siamo giovani, a me e Pavani piacerebbe che qualcuno di questi, come Gentile nella sua biografia, scrivesse che deve la sua carriera alla Fortitudo. Però, questo si guadagna con il controllo e non solo con l’energia: all’inizio siamo stati deficitari, e questo è il passaggio che serve per salire ancora di più la scalinata del successo. Penso che i playoff li faremo, non mi interessa la posizione, ma vorrei una crescita, da parte dei nostri giovani esterni, di lettura partite: dobbiamo avere una squadra che decide il ritmo, e non lo subisce. Il secondo tempo è stato più maturo: Candi è permaloso, l’ho mandato affanculo in tutte le lingue, ma in campo ha lavorato bene difensivamente laddove il protagonista è stato Raucci. Proseguiamo, ma serve crescere come maturità: Muratori, Pavani, Savigni e gli altri soci, io stesso, non possiamo aspettare a lungo, e qualche mossa te la devi dare. Il tiro finale? Non ho fatto in tempo a vedere passarmi la vita davanti, ma questo è stato, se vogliamo, un altro pareggio: a fronte di una serie incredibile di sventure, con società che si stanno accorgendo che giocare senza un americano è complicato (e noi senza americano l’anno scorso siamo arrivati ad una partita dalla promozione), lo sbaglio di Giachetti forse è qualcosa che aiuta nello sbilancio delle nostre sfortune stagionali. Le cifre sui liberi? Martelossi dice che è stata una cosa furba, ma penso lo sia stato anche parlare, in riunione arbitrale, della difesa Fortitudo spronati da un collega mentre io stavo uscendo.
Martelossi - Abbiamo visto una bella partita. È chiaro che c’e rammarico e che adesso ci siano i fumi della rabbia per un finale amaro che ci poteva dare qualcosa in più, ma tutto questo lo analizzeremo con serenità. Si era capito che sarebbe stata una bella partita e che oggi fosse un match importante. Questa settimana qualcosa era cambiato nell’aria. Gli occhi e le facce dei miei giocatori erano di quelli convinti di fare una partita vera al Paladozza. Poi il vento è cambiato a seguito delle dichiarazioni di Boniciolli alla vigilia di questo match. Questo ha significato che loro ci temevano molto e sono contento di aver rispettato questa idea, e poi quella di portare a casa il risultato falli che oggi è finito pari. Per il gioco che ha la Fortitudo è quasi impossibile che possa avere gli stessi falli nostri. La partita è stata vibrante ed intensa per uomini veri, e credo che questo sarà il percorso che dovremo avere perché dovremo lottare fino in fondo. Mi cresce un po’ il rammarico perché su campi come Treviso Trieste e oggi abbiamo perso. Faccio i complimenti alla Fortitudo ed ai suoi tifosi. Martedì cominceremo ad analizzare la gara perchè gli ultimi possessi non mi sono piaciuti così come alcuni falli troppo morbidi. Oggi mi interessava fare la partita e credo che l’abbiamo fatto. Nei momenti difficili non abbiamo perso la testa e abbiamo giocato insieme nei momenti giusti. Abbiamo provato a dividere Legion dal resto della squadra, non siamo riusciti del tutto in questo con Knox che oggi ha prodotto una prestazione al tiro davvero importante. Nel complesso esco da qui con molta positività dentro di me. L’ultimo possesso? E’ difficile pensare che dopo un time out potessimo costruire un tiro così, ma non è la chiave della partita. Abbiamo avuto la sfortuna di fare una rimessa in una posizione anomala e questo ci ha portato via un paio di secondi. Se fosse stata dal prolungamento del tiro libero avremmo sicuramente avuto maggior equilibrio”.
Raucci - Ho fatto più canestro oggi che in altre partite, sono stato penalizzato dagli arbitri in difesa, ma quando Amici ha messo quelle tre bombe di fila mi sono sentito un po’ colpevole per non aver trovato modo di limitarlo: lui si è scaldato come fanno tanti davanti al nostro pubblico, e noi siamo stati bravi e fortunati a portarla a casa. L’arrivo di Legion ha cambiato molte gerarchie di squadra, abbiamo iniziato con poco dagli stranieri, e lui è uno che si deve mettere in ritmo tirando. Non è nemmeno giusto tirarlo fuori dopo un errore di fila, come non è giusto farlo con chiunque: le gerarchie sono cambiate, io posso aver avuto meno spazio in occasioni dove c’era bisogno di punti in attacco più che difesa, ho aspettato il mio momento, cercando di coglierlo. Io sono un giocatore che vive di carica, se vedo che il mio avversario diretto non entra in ritmo e soffre riesco ad essere più incisivo anche in attacco, mentre altre volte sono più altruista e guardo più i compagni. Con Candi scherzo, è uno che sa come mettermi in ritmo.
Il video della conferenza stampa e della premiazione di coach Boniciolli, realizzato da Laura Tommasini di Sportpress.
Candi - voto 5,5 – (2pti, -, 1/3, 0/1) - Vedrai, gli canticchia Samuel, che troverai il tuo equilibrio e riuscirai a fare meglio di quanto non fatto oggi, dove non è che si sia visto il meglio, anzi.
Montano - voto 5,5 – (7pti, 2/2, 1/3, 1/3) - Di rose e di spine, ugola Al Bano, per una partita dove non riesce a trovare la continuità giusta, e il su e giù dalla panca non gli permette di tenere la mano in caldo.
Legion - voto 6 – (13pti, 2/2, 4/8, 1/5) - Spostato di un secondo, anzi di un tempo, gli spiega Masini: prima si accontenta di provarci da fuori senza mai imboccarla. Meglio dopo, quando cerca di variare il proprio gioco.
Mancinelli - voto 7,5 – (14pti, 3/3, 4/9, 1/2) - Ora esisti solo tu, gli propone Bianca Atzei (magari a distanza di sicurezza dalla compagna del 6 biancoblu) guardando come, nel finale, decide che non è più il caso di stare a perdere tempo e la chiude, da solo.
Knox - voto 7,5 – (27pti, -, 12/20, 1/1) - Il cielo non mi basta, gli sussurra la Comello mentre lui, tranquillamente, ributta in gol tutto quello che gli passano. Poi magari si potrebbe far qualcosa di meglio dietro, ma il ventello, per una volta, lo porta dalla parte della ragione.
Ruzzier - voto 6 – (3pti, -, 0/2, 1/2) - Mani nelle mani, gli sussurra Zarrillo citando chiaramente la sua propensione all’assist. E alla fine ne arrivano anche tanti, benchè quando ci sia da andare in proprio è sempre un rischio.
Raucci - voto 6,5 – (8pti, -, 1/2, 2/3) - Nel mezzo di un applauso gli stona Alessio Bernabei, quello che si prende per come arriva, metta due triple, e inizi piano piano a girare l’inerzia della partita. Poi ci prova dietro, non abbassando mai la guardia.
Italiano - voto 6 – (6pti, 4/6, 1/3, -) - Fatti bello per te, gli consiglia Paola Turci, di fronte alle torture che gli impone il barbiere. Sgomita, fa la faccia brutta, rumina palloni, il solito.
Gandini - voto 5,5 – (0pti, 0/2, -, -) - Fa talmente male, rutta Giusy Ferreri, quando lui si schianta dopo un rimbalzo. Non si spezza, ma non va proprio oltre.
DINAMICA MANTOVA
Vencato - voto 6 – (2pti, -, 1/3, 0/1) – Fa girar bene la boccia.
Gergati - voto 6,5 – (9pti, -, 3/4, 1/3) – Discreta verve.
Amici - voto 8 – (27pti, 5/6, 2/5, 6/8) – Nome che gli garantirà il primo posto a Sanremo il prossimo anno, ma anche a basket, quando non sbrocca, male non fa.
Daniels - voto 6,5 – (12pti, 1/2, 4/8, 1/3) – 14 rimbalzi, anche se non è il massimo della coordinazione.
Candussi - voto 5,5 – (7pti, 1/2, 3/6, -) – Benino davanti, ma Knox lo asfalta.
Giachetti - voto 5 – (4pti, -, 1/2, 0/3) – Tiro finale un po’ presuntuoso.
Casella - voto 6 – (5pti, -, 1/2, 1/2) – Poche occasioni.
Corbett - voto 6,5 – (13pti, 2/2, 4/5, 1/6) – Spara tutto subito.
Timperi - voto 5,5 – Una palla, una infrazione.
Bryan - voto 5 – (0pti, -, 0/1, -) – Ormai da Ikea.
VERBA MANENT
Boniciolli - Fatti i dovuti complimenti a Mantova, che per solidità societaria, guida tecnica e roster, oggi ha dato una prova di altissimo livello attorno ad un giocatore che vidi già da telecronista anni fa quando era a Ferrara. Amici potrebbe essere da Nazionale, partita oggi di alore assoluto. Io sono molto contento della vittoria, cominciare questo ciclo casalingo con una vittoria affrontando questo tipo di squadra. Meno contento dell’aspetto sul quale abbiamo insistito durante la settimana, qualcosa che non si compra al supermercato come l’amalgama: sapevamo che sarebbe stata una gara dura, serviva controllo e maturità, invece non sappiamo leggere i momenti, concretizzare vantaggi. Mancinelli ritrovato, Knox monumentale, Legion sapevamo che la terza settimana sarebbe stata la più critica, quindi contento di tutto ma non di come abbiamo iniziato. Ovvero, seguendo il ritmo che volevano loro, incazzandomi come una biscia: siamo giovani, a me e Pavani piacerebbe che qualcuno di questi, come Gentile nella sua biografia, scrivesse che deve la sua carriera alla Fortitudo. Però, questo si guadagna con il controllo e non solo con l’energia: all’inizio siamo stati deficitari, e questo è il passaggio che serve per salire ancora di più la scalinata del successo. Penso che i playoff li faremo, non mi interessa la posizione, ma vorrei una crescita, da parte dei nostri giovani esterni, di lettura partite: dobbiamo avere una squadra che decide il ritmo, e non lo subisce. Il secondo tempo è stato più maturo: Candi è permaloso, l’ho mandato affanculo in tutte le lingue, ma in campo ha lavorato bene difensivamente laddove il protagonista è stato Raucci. Proseguiamo, ma serve crescere come maturità: Muratori, Pavani, Savigni e gli altri soci, io stesso, non possiamo aspettare a lungo, e qualche mossa te la devi dare. Il tiro finale? Non ho fatto in tempo a vedere passarmi la vita davanti, ma questo è stato, se vogliamo, un altro pareggio: a fronte di una serie incredibile di sventure, con società che si stanno accorgendo che giocare senza un americano è complicato (e noi senza americano l’anno scorso siamo arrivati ad una partita dalla promozione), lo sbaglio di Giachetti forse è qualcosa che aiuta nello sbilancio delle nostre sfortune stagionali. Le cifre sui liberi? Martelossi dice che è stata una cosa furba, ma penso lo sia stato anche parlare, in riunione arbitrale, della difesa Fortitudo spronati da un collega mentre io stavo uscendo.
Martelossi - Abbiamo visto una bella partita. È chiaro che c’e rammarico e che adesso ci siano i fumi della rabbia per un finale amaro che ci poteva dare qualcosa in più, ma tutto questo lo analizzeremo con serenità. Si era capito che sarebbe stata una bella partita e che oggi fosse un match importante. Questa settimana qualcosa era cambiato nell’aria. Gli occhi e le facce dei miei giocatori erano di quelli convinti di fare una partita vera al Paladozza. Poi il vento è cambiato a seguito delle dichiarazioni di Boniciolli alla vigilia di questo match. Questo ha significato che loro ci temevano molto e sono contento di aver rispettato questa idea, e poi quella di portare a casa il risultato falli che oggi è finito pari. Per il gioco che ha la Fortitudo è quasi impossibile che possa avere gli stessi falli nostri. La partita è stata vibrante ed intensa per uomini veri, e credo che questo sarà il percorso che dovremo avere perché dovremo lottare fino in fondo. Mi cresce un po’ il rammarico perché su campi come Treviso Trieste e oggi abbiamo perso. Faccio i complimenti alla Fortitudo ed ai suoi tifosi. Martedì cominceremo ad analizzare la gara perchè gli ultimi possessi non mi sono piaciuti così come alcuni falli troppo morbidi. Oggi mi interessava fare la partita e credo che l’abbiamo fatto. Nei momenti difficili non abbiamo perso la testa e abbiamo giocato insieme nei momenti giusti. Abbiamo provato a dividere Legion dal resto della squadra, non siamo riusciti del tutto in questo con Knox che oggi ha prodotto una prestazione al tiro davvero importante. Nel complesso esco da qui con molta positività dentro di me. L’ultimo possesso? E’ difficile pensare che dopo un time out potessimo costruire un tiro così, ma non è la chiave della partita. Abbiamo avuto la sfortuna di fare una rimessa in una posizione anomala e questo ci ha portato via un paio di secondi. Se fosse stata dal prolungamento del tiro libero avremmo sicuramente avuto maggior equilibrio”.
Raucci - Ho fatto più canestro oggi che in altre partite, sono stato penalizzato dagli arbitri in difesa, ma quando Amici ha messo quelle tre bombe di fila mi sono sentito un po’ colpevole per non aver trovato modo di limitarlo: lui si è scaldato come fanno tanti davanti al nostro pubblico, e noi siamo stati bravi e fortunati a portarla a casa. L’arrivo di Legion ha cambiato molte gerarchie di squadra, abbiamo iniziato con poco dagli stranieri, e lui è uno che si deve mettere in ritmo tirando. Non è nemmeno giusto tirarlo fuori dopo un errore di fila, come non è giusto farlo con chiunque: le gerarchie sono cambiate, io posso aver avuto meno spazio in occasioni dove c’era bisogno di punti in attacco più che difesa, ho aspettato il mio momento, cercando di coglierlo. Io sono un giocatore che vive di carica, se vedo che il mio avversario diretto non entra in ritmo e soffre riesco ad essere più incisivo anche in attacco, mentre altre volte sono più altruista e guardo più i compagni. Con Candi scherzo, è uno che sa come mettermi in ritmo.
Il video della conferenza stampa e della premiazione di coach Boniciolli, realizzato da Laura Tommasini di Sportpress.