"Il successo maggiore? Beh, sicuramente come hanno interagito e partecipato i nostri giovani arbitri. Una partecipazione notevole se guardi ai numeri, ma assolutamente di spessore per creatività, impegno, partecipazione e valori espressi. Angelica, giovane arbitro di Ragusa, ad esempio, ha fatto squadra con i coetanei di Palermo, grazie al web. E' stata felice perché non ha avvertito, nonostante i chilometri, la distanza: si sentivano vicini, tutti insieme, e hanno giocato insieme. E poi i giovani arbitri abruzzesi che inaspettatamente hanno inventato di sana pianta e mandato in onda una conferenza stampa imitando il primo ministro Giuseppe Conte, dicendo anche cose sensate. I ragazzi e le ragazze ci hanno gratificato per il lavoro fatto e hanno premiato nei comportamenti la nostra idea: hanno capito che devono essere protagonisti del proprio apprendimento e che siamo distanti sì, ma anche uniti, esattamente come diceva il claim del Ministero dello Sport".

Arbitri, una squadra

Gli arbitri sono una squadra. Suona sempre un po' strano quando viene detto, ma è così. E, aggiungiamo convinti, non aspettano che l'occasione per dimostrarlo. Maurizio Biggi, responsabile tecnico del settore giovanile del CIA, è emozionato quando racconta i meravigliosi effetti collaterali, non immaginati forse, ma entusiasticamente benvenuti della Referee Jr Cup, il torneo per rappresentative regionali che vede coinvolti gli arbitri regionali di età compresa fra i 14 e i 18 anni.

Format educativo

La Referee Jr Cup non è altro che una gara sulle conoscenze arbitrali dei giovani arbitri italiani. Il periodo storico particolare che stiamo attraversando, l'agonismo, la voglia di confrontarsi dei ragazzi, i collegamenti online e la creatività hanno decretato la fortuna di questo format educativo e formativo che vede collegati (ogni gara circa un centinaio di persone) non solo gli arbitri, ma anche le commissioni regionali CIA e i presidenti dei Comitati Regionali FIP.

Formazione continua

"La formazione degli arbitri al tempo del Coronavirus non si è fermata. Anzi. Si è ingegnata, se mi passate il termine, e si evoluta per certi versi, ha adeguato gli insegnamenti al mezzo e procede: formare online è decisamente diverso dal farlo in aula -spiega Dino Ena Seghetti, direttore tecnico del Comitato Italiano Arbitri- L'abbiamo imparato in questi mesi, anche grazie al feedback dei ragazzi e devo dire che dopo due mesi anche via web i corsisti sono protagonisti della loro formazione e noi non possiamo che esserne contenti".
"La Referee Jr Cup è una geniale iniziativa per come è stata concepita e per come è gestita. Rientra in un discorso più ampio di formazione che come CIA stiamo portando avanti. Intanto avevamo un obiettivo che è stato raggiunto: gli arbitri non dovevano sentirsi soli in un periodo già di per sé tragico e particolare. Devo dire, con piacere, che abbiamo ricevuto più di una proposta per continuare la formazione, o anche solo il dialogo, via web fra tutti noi e a livello regionale la creatività ha raggiunto livelli molto interessanti.

Oltre la Referee Jr Cup

"In questo momento -continua Seghetti- mi piace ricordare che, oltre alla Referee Jr Club, una volta a settimana mi confronto con gli arbitri nazionali su diversi temi e verifico il loro lavoro. Inoltre nei quattro lunedì di maggio è previsto il Corso per Formatori Nazionali riservato ai formatori di arbitri, settore giovanile e ufficiali di campo. Quattro incontri di un'ora e mezzo ciascuno dove insieme a me ci saranno Marco Pieratozzi, Gaetano Amato e Luca Pescarolo come relatori.
"La Referee Jr Cup -conclude Seghetti- è la dimostrazione che i ragazzi e le ragazze, che poi sono il motore del nostro settore arbitrale, messi a loro agio sono protagonisti della propria formazione. Maurizio Biggi, insieme ai suoi collaboratori, è stato molto bravo a coinvolgere i nostri giovani in una modalità ludica, smart ed agevole e far emergere il meglio che si può in questo particolare momento storico".

Opportunità dalla crisi

"Con soddisfazione posso dire che la crisi è stata vissuta come un'opportunità -afferma il presidente CIA Stefano Tedeschi- Istuttori, arbitri e ufficiali di campo, con tempi e modalità diverse rispetto ad un corso tradizionale, e in un periodo storico sicuramente tragico e particolare, hanno comunque utilizzato il lockdown per formarsi, per studiare, per approfondire, per farsi trovare pronti quando riprenderanno tutte le attività. Mi piace sottolineare il senso di responsabilità e di appartenenza espresso da tutti. Il che mi fa ben sperare per il futuro del nostro movimento. Mi complimento e li ringrazio tutti per quanto fatto: istruttori, arbitri e in particolare le commissioni CIA Regionali che fanno un lavoro sempre importante e proficuo.

Il Torneo

Ogni gara dura 30 muniti ("circa"), si gioca su Zoom, la piattaforma all-in-one (omnicomprensiva, tradurremmo) per webinar e videoconferenze per smartphone, PC e sale conferenze. Insomma ogni dispositivo è valido per seguirla. Sono oltre 500mila al mondo gli utenti di Zoom insieme ai giovani arbitri italiani, i loro istruttori, i responsabili CIA regionali e i presidenti dei Comitati Regionali FIP che seguono le squadre.
Alla Referee Jr Cup partecipano giovani arbitri di età compresa fra i 14 e i 18 anni. Le squadre sono composte su base regionale e competono online. Al Turno di Qualificazione (5 gironi di 4 squadre ciascuno) seguono le eliminazioni dirette dagli Ottavi in poi.
Per ogni gara le squadre ricevono due giorni prima dell'incontro un argomento su cui prepararsi (alcuni esempi tra i tanti: il fallo antisportivo, le regole di tempo, le violazioni di passi e così via) e saranno giudicati da un tre istruttori di una regione neutrale, non impegnata nella gara stessa. Ogni squadra avrà otto minuti per esporre gli argomenti e gli istruttori hanno possibilità di fare domande. Dopo ogni esposizione la squadra riceve un punteggio da parte dei tre istruttori. Il punteggio determina chi vince la gara.
Cayman, Barbados, Bahamas, Mauritius e Seychelles i nomi dei gironi di qualificazione. Nomi sicuramente non classici. Le gare sono raccontate con una prosa divertente e leggera nei comunicati finali che riportiamo nel sito CIA.


Ottavi di Finale

Finita la fase di qualificazione, il Torneo è giunto agli Ottavi che si giocheranno sabato 9 maggio. "L'obiettivo era ed è tenere uniti i ragazzi. Abbiamo messo in pratica il distanti, ma uniti, anche se siamo andati oltre. Abbiamo capito, però, che per quanto i ragazzi e le ragazze ci seguissero nei nostri classici webinar di formazione a distanza e per quanto interagissero alle nostre sollecitazioni, mancava qualcosa. Abbiamo chiesto di leggere, documentarsi, approfondire, anche al di là del basket, ma questo già gli viene chiesto dai loro insegnanti ed allora abbiamo sentito che era ora di differenziarsi. La Referee Junior Cup ce l'ha permesso. Sono protagonisti e imparano."

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