Waimer era molto triste. Perchè vedeva che la spiaggia si era un po' affollata, ma alcune delle persone presenti non erano esattamente lì per far vacanza e per fare festa. Sentiva accenti cantilenati della bassa modenese, voci sconfortate di persone che erano state spostate lì in attesa di poter tornare a casa, ammesso che una casa in piedi ce la avessero ancora. Bambini che giravano attorno al bagnasciuga che avevano capito di essere lì non per un weekend di divertimento, e che si guardavano attorno pensando che sì, le giostre sulla sabbia erano anche carine, ma che quelle del parco sotto casa erano molto, molto meglio. E Waimer era in difficoltà: lui era lì per rendere divertente il soggiorno di chi passava dal suo bagno (e magari far qualche soldo, e magari portarsi a casa qualche gnocchina), e non era del tutto preparato a fare anche da supporto psicologico a chi stava molto, ma molto peggio di lui. Cercò di non pensarci, con tanta fatica, e spolverò il banco delle Luisone prima di andare in riva al mare per togliere dei granchi che si erano incastrati nel timone di un pedalò. Incontrò il solito turista bianconero.

Waimer - Adì, adesso incomincia la finale, ma tu cosa pensi che succeda?

Bavvy - Lo sai che da zero a dieci mi interessa zero? Non so, sarò uno snob decaduto, ma penso che per quasi un ventennio lì c'eravamo noi da tifare, o quegli altri cuginastri da gufare. Ancora meglio quando le due cose si sovrapponevano, e arrivavano i Danilovic e i Ginobili. Ora, non saprei proprio da che parte guardare: Siena mi fa girare le scatole, perchè il sesto scudetto di fila sarebbe una maccabizzazione del campionato fin troppo insostenibile, però sai la soddisfazione di poter dire che noi contro di loro quest'anno siamo imbattuti? E Milano, Milano... mi fa venire in mente quando andavamo in casa loro a vincere lo scudetto della stella. E ora le stelle in campo ce le hanno loro, mentre noi dobbiamo star qui a sperare in Gaddefors... Gaddeforse, appunto.

Waimer - Eddai, pensa a noi che nemmeno i playoff di B2 siamo riusciti a vincere, o a quegli altri là... A proposito, ne hai notizie? Sai, è un incasso in meno che mi ritrovo a fine giornata.

Bavvy - Come Cipollini sul Gavia, disperso. O come la minima di Potenza, non pervenuta. Penso che i patatari stiano aspettando notizie, anche se dalla fine del campionato è passato un mese e ancora non sono nemmeno riusciti ad ufficializzare l'addio con lo Strappastriscioni. Dicono che devono inserire soci, che devono delineare il budget, che non hanno la pressione dello scorso anno e la fretta di dover fare tutto al volo. E che ora non devono, assieme alle loro offerte, spiegare chi siano. Però di annunci non ce ne sono stati. Gil invece racconta di aver pensieri - anche io ne ho su Monica Bellucci, ma mica per questo mi garantisco la guzzata - e intanto si vocifera che voglia prendere una Legadue, quella di Ostuni. Beh, ha già preso Ozzano, ha gli Eagles, ha la Fortitudo, sta sondando per una B1 tra Pavia e Santarcangelo, ora anche Ostuni, gli manca solo la Jacuzia e ha completato l'obiettivo a Risiko, non trovi? Solo che dimentica sempre che in questo mondo servono i denari...

Waimer - Tu invece come sei messo? E' che ero abituato ai battibecchi tra te e quell'altro, tanto che nemmeno mi consideravi. Ora cosa ti servirebbe? Mettere su un teatrino tra sabatiniani e antisabatiniani? Due moldave? Sai che mi chiamano dalla Francia per sapere se dopo il terremoto gli ombrelloni sono ancora in piedi?

Bavvy - Mah, ti ho già raccontato che Sabatini spesso dice di voler passare la mano, ma intanto sta agendo come uno che, insomma, un po' di potere esecutivo in mano vuole continuare ad averlo. Vorrei capire un po' di cose: 'sta Fondazione partirà? E se partirà, lui che ruolo avrà? E non è che resterà tutto uguale a prima, ma con solo un po' di confusione in più nell'organigramma? Leggo di Gaddefors - appunto - in quintetto, che per via della non spalmata di Poeta non avremo americanoni di prima categoria, penso poi che di americani ce ne sono come Conroy e come Langford, e.. insomma, sono solo contento per quello che hanno fatto i nostri ragazzi, perchè alla fine vincere uno scudettino Under 19 sarà poca cosa, ma dimostra come nel sommerso stiamo lavorando bene eccome. E' solo da capire se qualcuno di questi sarà mai proponibile per la prima squadra, perchè tra il dire e il fare c'è sempre di mezzo il mare.

Il mare, che in questa maledetta (tarda) primavera andava a bagnare le coste di una regione colpita nel cuore, e che cercava di pensare a diversivi, come appunto la palla che entra nel canestro, per non doversi sempre soffermare su quello che fermo non ne voleva sapere di starci. Ma la vita, in un modo o nell'altro, doveva andare avanti.

BASKET CITY AL MARE
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE