BARALDI: IL BASKET VIAGGIA IN SECONDA CLASSE, SERVE TV IN CHIARO E PREZZI POPOLARI. E LANCIARE I GIOVANI, A COSTO DI BLOCCARE LE RETROCESSIONI
In occasione della partenza dei playoff di serie A Luca Baraldi è stato intervistato da Mirco Melloni su La Stampa, e ha spiegando alcune sue idee per rinnovare e migliorare il prodotto basket in Italia.
Ecco un estratto delle parole del dirigente della Virtus: È uno sport meraviglioso, che però pochi conoscono. E chi lo conosce non lo lascia più. Purtroppo il basket viaggia sulla seconda classe del treno, dovrebbe darsi cinque anni per passare in prima.
Come? Con una comunicazione meno elitaria, abbracciando la TV in chiaro, e mi dispiace andare contro gli amici di Sky: rinunciare agli introiti della pay-tv non toglierebbe risorse ingenti. Pensiamo ai giovani, quindi i biglietti devono avere prezzi popolari. E dovremmo creare campi da basket nelle piazze: serve essere in mezzo alla gente, è il motivo per cui il ciclismo muove grandi passioni.
Su come ravvivare il campionato. Le società non fanno sistema: non può esserci una serie A in cui Milano ammazza il campionato perché spende 20 milioni, il quadruplo rispetto agli altri. Lanciamo i giovani, anche a costo di bloccare le retrocessioni per tre anni: è il modo per avere tanti giocatori di qualità, un campionato avvincente e squadre competitive in Europa.