LA VIRTUS SOFFRE, MA PIEGA TORINO: 82-79
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – FIAT TORINO 82-79 (26-15, 44-42; 61-58)
Contro una Torino dai due volti, inguardabile per 15’ e decisamente solida dopo, la Virtus ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie, ma alla fine l’ha portata a casa. Forse era stata la partenza troppo facile (30-15 dopo pochi minuti del secondo quarto), in ogni caso appena la squadra di Larry Brown ha cominciato a giocare – e soprattutto a difendere – i bianconeri sono andati in difficoltà. Torino è rientrata, la Virtus ha provato più volte a scrollarsela di dosso ma senza mai riuscirci, e così si è arrivati a un pericoloso finale punto a punto, nel quale sono stati importanti M’Baye e Aradori (18), coi tiri liberi, e soprattutto Kevin Punter (16). Importantissimo anche Taylor con una tripla pesante. Si poteva gestirla meglio, di sicuro, ma intanto le tre partite consecutive al PalaDozza sono state tutte vinte, ed era esattamente quello che ci voleva.
A margine, il Vecchio Stile ha continuato nella protesta contro il ritorno della Virtus alla Unipol Arena esponendo due striscioni in momenti diversi della partita. Come rovinare il Natale? All’Unipol andare a giocare. il primo, e Massimo facci un regalo: lascia la Virtus al PalaDozza il secondo, rivolto direttamente a patron Zanetti.
Cronaca: la Virtus parte fortissimo, con Aradori sugli scudi. Torino va subito in grossa difficoltà, e dopo un contropiede di Punter si trova sotto 11-4. Entra subito Cappelletti a marcare Poeta, e mette subito una tripla. C’è una sola squadra in campo, e Larry Brown è costretto al timeout sul 20-7. I bianconeri sembrano da subito in totale controllo, e chiudono il primo quarto avanti 26-15, con 12 di Aradori.
Secondo quarto: c’è Carlos Delfino, beccato dalla curva bianconera, e a cui tocca anche giocare da playmaker. Si accende Punter e si tocca il +15 (30-15), poi c’è qualche distrazione di troppo e la partita cambia. Torino inizia a giocare e rientra a -7 (38-31) costringendo Sacripanti al timeout. Taylor è parecchio svagato, e con un paio di canestri di Cusin la Fiat torna anche a -5 (40-35). Ci sono anche un paio di fischiate che piacciono poco al pubblico, che si inferocisce con gli arbitri. In ogni caso, sulla sirena la tripla di Poeta riapre totalmente la partita: 44-42.
Si riprende e l’Auxilium torna subito a -1 con un ottimo Poeta. Ora la Virtus ha grossi problemi contro la fisicità avversaria, e in attacco arrivano varie perse e “cross”. M’Baye mette un paio di canestri pesanti, e dopo dopo Pajola firma la tripla del nuovo +5 (59-54). Al 30’ il punteggio è 61-58.
Ultimo quarto: si torna subito a +7 sull’asse Taylor-Kravic. Torino in ogni caso non molla di un centimetro, e resta a contatto con Cusin e Poeta, che a 3’ dalla fine riporta i suoi a -1 con contropiede e canestro valido per stoppata in parabola discendente. E così si arriva a un finale punto a punto. Passi di M’Baye, Torino di là sbaglia due volte. Aradori subisce un fallo banale a 2’18, ne mette uno ma M’Baye prende il rimbalzo e subisce fallo anche lui. Due su due e 77-73. Carr segna a 1’55, M’Baye sbaglia. Sbaglia anche Torino e a rimbalzo M’Baye subisce fallo. Ne mette solo uno, 78-75 a 1’29. Kravic fa una gran difesa e forza all’errore l’avversario, e Taylor mette la tripla della staffa. Anzi no, perché con un rapido 4-0 Torino torna a -2 a otto secondi. Fallo su Aradori, ma è solo 1/ 2. E così, a 4”, Delfino ha il tiro del pareggio. Per fortuna bianconera lo sbaglia, e finisce qua: 82-79. Applausi per tutti, anche per l'amatissimo ex Peppe Poeta, peraltro il migliore dei suoi.
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – FIAT TORINO 82-79 (26-15, 44-42; 61-58)
VIRTUS: Punter 16; Pajola 3; Taylor 12; Baldi Rossi 8; Cappelletti 3; Kravic 8; Aradori 18; Berti NE; M’Baye 10; Cournooh 2; Camara NE; Qvale 5. All. Sacripanti
TORINO: Wilson 9; Rudd 5; Anumba NE; Carr 15; Poeta 15; Delfino 7; Cusin 8; Taylor 10; Jaiteh 10; Portannese 0. All. Brown
(foto Virtus Pallacanestro)
Contro una Torino dai due volti, inguardabile per 15’ e decisamente solida dopo, la Virtus ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie, ma alla fine l’ha portata a casa. Forse era stata la partenza troppo facile (30-15 dopo pochi minuti del secondo quarto), in ogni caso appena la squadra di Larry Brown ha cominciato a giocare – e soprattutto a difendere – i bianconeri sono andati in difficoltà. Torino è rientrata, la Virtus ha provato più volte a scrollarsela di dosso ma senza mai riuscirci, e così si è arrivati a un pericoloso finale punto a punto, nel quale sono stati importanti M’Baye e Aradori (18), coi tiri liberi, e soprattutto Kevin Punter (16). Importantissimo anche Taylor con una tripla pesante. Si poteva gestirla meglio, di sicuro, ma intanto le tre partite consecutive al PalaDozza sono state tutte vinte, ed era esattamente quello che ci voleva.
A margine, il Vecchio Stile ha continuato nella protesta contro il ritorno della Virtus alla Unipol Arena esponendo due striscioni in momenti diversi della partita. Come rovinare il Natale? All’Unipol andare a giocare. il primo, e Massimo facci un regalo: lascia la Virtus al PalaDozza il secondo, rivolto direttamente a patron Zanetti.
Cronaca: la Virtus parte fortissimo, con Aradori sugli scudi. Torino va subito in grossa difficoltà, e dopo un contropiede di Punter si trova sotto 11-4. Entra subito Cappelletti a marcare Poeta, e mette subito una tripla. C’è una sola squadra in campo, e Larry Brown è costretto al timeout sul 20-7. I bianconeri sembrano da subito in totale controllo, e chiudono il primo quarto avanti 26-15, con 12 di Aradori.
Secondo quarto: c’è Carlos Delfino, beccato dalla curva bianconera, e a cui tocca anche giocare da playmaker. Si accende Punter e si tocca il +15 (30-15), poi c’è qualche distrazione di troppo e la partita cambia. Torino inizia a giocare e rientra a -7 (38-31) costringendo Sacripanti al timeout. Taylor è parecchio svagato, e con un paio di canestri di Cusin la Fiat torna anche a -5 (40-35). Ci sono anche un paio di fischiate che piacciono poco al pubblico, che si inferocisce con gli arbitri. In ogni caso, sulla sirena la tripla di Poeta riapre totalmente la partita: 44-42.
Si riprende e l’Auxilium torna subito a -1 con un ottimo Poeta. Ora la Virtus ha grossi problemi contro la fisicità avversaria, e in attacco arrivano varie perse e “cross”. M’Baye mette un paio di canestri pesanti, e dopo dopo Pajola firma la tripla del nuovo +5 (59-54). Al 30’ il punteggio è 61-58.
Ultimo quarto: si torna subito a +7 sull’asse Taylor-Kravic. Torino in ogni caso non molla di un centimetro, e resta a contatto con Cusin e Poeta, che a 3’ dalla fine riporta i suoi a -1 con contropiede e canestro valido per stoppata in parabola discendente. E così si arriva a un finale punto a punto. Passi di M’Baye, Torino di là sbaglia due volte. Aradori subisce un fallo banale a 2’18, ne mette uno ma M’Baye prende il rimbalzo e subisce fallo anche lui. Due su due e 77-73. Carr segna a 1’55, M’Baye sbaglia. Sbaglia anche Torino e a rimbalzo M’Baye subisce fallo. Ne mette solo uno, 78-75 a 1’29. Kravic fa una gran difesa e forza all’errore l’avversario, e Taylor mette la tripla della staffa. Anzi no, perché con un rapido 4-0 Torino torna a -2 a otto secondi. Fallo su Aradori, ma è solo 1/ 2. E così, a 4”, Delfino ha il tiro del pareggio. Per fortuna bianconera lo sbaglia, e finisce qua: 82-79. Applausi per tutti, anche per l'amatissimo ex Peppe Poeta, peraltro il migliore dei suoi.
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – FIAT TORINO 82-79 (26-15, 44-42; 61-58)
VIRTUS: Punter 16; Pajola 3; Taylor 12; Baldi Rossi 8; Cappelletti 3; Kravic 8; Aradori 18; Berti NE; M’Baye 10; Cournooh 2; Camara NE; Qvale 5. All. Sacripanti
TORINO: Wilson 9; Rudd 5; Anumba NE; Carr 15; Poeta 15; Delfino 7; Cusin 8; Taylor 10; Jaiteh 10; Portannese 0. All. Brown
(foto Virtus Pallacanestro)