Serie B – 7^ giornata ritorno

OZZANO-VIRTUS IMOLA  84-78 d.1.t.s.

Le reazioni dei protagonisti

 

Francesco Magagnoli, che effetto ti ha fatto tornare al PalaReggiani da avversario?

“Sicuramente mi fa sempre un effetto particolare, visto che su quel campo ci ho giocato per due anni vincendo anche un campionato. L'accoglienza è stata calorosa da parte del Presidente e da parte di Luca Pizzi allenatore che avevo già a ai tempi, cosiccome è stato emozionante rivedere alcuni compagni come Folli e Martini”.

Ad Ozzano, la Virtus che ha gettato alle ortiche un successo, sprecando un buon vantaggio negli ultimi minuti di gara. Cosa non è andato?

“Abbiamo buttato via la partita, purtroppo siamo una squadra giovane e un pochino ci manca questa capacità di essere cinici nei momenti giusti. Eppoi bisogna evitare di subire l’ambiente e certe fischiate che, certamente, ci hanno penalizzato a pochi secondi dalla fine”.

 

Luca Galassi ad Ozzano hai lottato 40 minuti in campo per tentare il colpaccio, risultando il topscorer di serata. Piccola consolazione. Cosa si poteva far di meglio?

“Quella di Ozzano è stata una battaglia. Purtroppo è andata così. Sicuramente noi abbiamo cose sulle quali migliorare, perchè, ad esempio, eravamo +8 a 4 minuti dalla fine della partita e avremmo dovuto gestire un po’ meglio il finale. Detto ciò, poi, è stato un finale punto a punto. Sappiamo tutti come è andata a finire, però sono sicuro e lo posso garantire che la squadra ha fatto il 100% di quello che poteva. Ognuno ha dato tutto quello che aveva per provare a vincere la partita. Però la pallacanestro è fatta anche di episodi e questi ci hanno condannati”.

Ora tre settimane per rientrare tutti a pieno regime fisico, mentale e motivazionale, in vista di un finale di stagione da vivere intensamente?

“Sicuramente adesso abbiamo tre settimane per riassestarci ed inserire anche Vigori all'interno della squadra con un attimo più di calma e recuperare gli infortunati ed i vari acciacchi. Dobbiamo recuperare anche mentalmente, perché comunque iniziamo a vedere il finale di stagione e si inizia un po’ a sentire la pressione di questo. Approfittiamo sicuramente di questa pausa per ricaricare le batterie, sappiamo benissimo che appena torneremo in campo ci aspetteranno due mesi (gli ultimi due mesi) di fuoco dove dovremo dare il 110%”.

 

Jacopo Aglio, perdere un derby in questo modo dà fastidio, perchè sul +8 a 4 minuti dalla sirena, tutti credevano al successo. Cosa è mancato alla Virtus?

“Come abbiamo visto quest'anno, purtroppo le partite finiscono quando suona la sirena, quindi sul +8 a 4 minuti dalla fine, ancora la partita era lunghissima. Dovevamo essere magari più bravi noi a gestire il vantaggio, ad essere meno frenetici nel cercare di portare il risultato dalla nostra parte. Però l'abbiamo visto più volte e l'abbiamo visto anche domenica che fino a che non suona la sirena finale, la partita non è mai finita. C'è mancato un po’ di esperienza, un po’ di furbizia nel gestire gli ultimi minuti della partita, cercando magari di trovare tiri semplici e difendere correttamente”.

Sei stato una pedina fondamentale per la squadra, per via dell’assenza dell’ultimo minuto di Mladenov. Come hai vissuto questo derby?

“Sono sicuramente contento dal punto di vista personale, non tanto per come è andata a finire la partita. Era una partita per noi fondamentale per portare avanti la classifica. Poi è soprattutto un derby, quindi per noi era importante il risultato. Adesso per fortuna abbiamo ancora un po’ di tempo: abbiamo due settimane di pausa per riprenderci e per riprendere gli infortunati, per rimettere dentro chi è stato fuori nelle ultime partite e chiudere al meglio la stagione regolare. Dopo di che si vedrà il risultato finale”.

 

Coach Marco Regazzi, quali spunti vanno sottolineati della partita di Ozzano?

 “La partita di sabato sera è stata molto intensa e molto fisica. Una partita che valeva molto e che era importante e sicuramente sentita. Si è, poi, protratta anche per un overtime, quindi è stata una vera e propria battaglia, con alti e bassi da parte di tutte e due le squadre, con momenti buoni e momenti meno buoni, con break da una parte e break dall'altra, come era giusto attendersi. Non credo che sia una sconfitta, ma una “non vittoria” da parte nostra. Loro sono stati sicuramente più bravi nel supplementare dove siamo arrivati, onestamente, senza più grandissime energie e con qualche uomo fuori per 5 falli. Il supplementare è stato una parentesi non positiva all’interno di una nostra buona prestazione soprattutto in difesa dove i miei ragazzi si sono comportati molto bene. In attacco non abbiamo avuto percentuali buone, con qualche forzatura che, comunque, in questo tipo di partite, ci sta.

Devo ringraziare tutti i ragazzi che hanno giocato dando tutto quello che avevano. Questo era un aspetto basilare per cui usciamo sicuramente a testa altissima. Purtroppo non abbiamo vinto e, probabilmente, ce lo saremmo forse anche meritati per interpretazione del match e per le variazioni tattiche che durante la partita ci hanno consentito di stare davanti soprattutto nell'ultimo quarto. Purtroppo c'è mancato il colpo finale.

Andiamo avanti, ora avremo tre settimane per recuperare tutti quelli che dobbiamo recuperare per poi buttarci in questo ultimo terzo di campionato che sarà per noi importante anche per prepararci e per dosare le nostre forze e le nostre energie nella post-season: questo è quello che ci interessa ovviamente. Affronteremo il finale di campionato con grande convinzione, grande dedizione e grande sofferenza”.

 

Gabriele Torreggiani, a Ozzano, la Virtus che ha gettato alle ortiche un successo, sprecando un buon vantaggio negli ultimi minuti di gara. Cosa non è andato?

“Ozzano è una squadra molto forte, esperta, ben allenata, che raramente perde in casa. Avrei ovviamente preferito giocarmela con Bobby in campo, ma la Virtus ha giocato la partita per vincere e credo l'avremmo meritato almeno quanto loro. Stavolta voglio dire che per la seconda volta (la prima è stata l'infrazione di 5 secondi a Tommasini sulla rimessa di Ancona) un evidente errore arbitrale è stato determinante sul risultato della partita, questo non dovrebbe accadere a questi livelli; quello di Ancona è stato un errore "tecnico" gravissimo, quello di Ozzano dovuto alla scarsa conoscenza delle dinamiche di gioco. Non è abitudine mia e della Società lamentarsi per l'arbitraggio, infatti quest'anno non l'abbiamo mai fatto, ma pretendiamo rispetto e coerenza, mi spiego meglio: durante la partita gli arbitri hanno richiamato più volte e sanzionato con tecnico Barattini per flopping indicando un certo tipo di atteggiamento su certe situazioni di gioco, poi nell'ultima decisiva azione della partita hanno cambiato il metro e questo non va bene, non mi è piaciuto. Detto ciò, loro hanno poi giocato meglio il supplementare, mettendo più energia di noi, meritando la vittoria e faccio i complimenti ai coach Loperfido e Pizzi, al ds Candini, alla squadra e allo staff per il grande campionato che stanno facendo, possono raggiungere i playoff per la promozione in serie A, che sarebbe un risultato straordinario.

Alla Virtus resta l'ennesima ottima prestazione e la consapevolezza di poter vincere con chiunque, a partire da Ancona (prossima partita) con la quale avremo recuperato energie, infortunati e acciacchi vari, ancora più motivati ricordando il torto subito all'andata.

Per chiudere lasciami ringraziare il nostro incredibile pubblico, l'armata giallonera ma anche le decine e decine di tifosi che sono arrivati a Ozzano, che si distinguono per correttezza, calore, cantando e incitando i ragazzi dall'inizio alla fine, senza mai eccedere in offese o esagerazioni. Ho già detto e ripeto che la presenza, il sostegno e lo stile del tifoso Virtussino è una delle cose che sto apprezzando di più, raramente si vede una tifoseria con queste qualità...e aggiungo un fatto personale perché ci tengo, perché sarà la prima e ultima volta che ne parlo riferito alla mia ex società...sabato è stata per me una serata "difficile" per tanti motivi e ringrazio personalmente i tifosi ma soprattutto tutta la Società e le persone con cui lavoro, davvero tutti, che nonostante ci conosciamo da pochi mesi e non da 22 anni, se ne sono accorti e mi hanno fatto sentire il loro calore e vicinanza, spiazzandomi positivamente e dimostrandosi dei veri amici. Grazie davvero perché questo non ha prezzo e mi stimola a dare ancora di più”.

Sono uscite le indicazioni in vista della prossima stagione. Cosa ne pensi?

“Sappiamo tutti oramai che dal prossimo anno ci sarà questa ennesima riforma dei campionati, tornerà la divisione della serie B, che ai miei tempi da giocatore veniva chiamata B1 e B2, in B élite e interregionale.

La prima sarà quella più importante, con soli 2 gironi da 16 squadre, si giocherà in tutta Italia, ed avrà struttura e costi più da attuale A2 che da B; la seconda vedrà 8 gironi da 12 squadre, si giocherà tra 2/3 Regioni vicine e sarà poco più dell'attuale Cgold. In entrambi i campionati non ci sarà più l'obbligo di schierare gli under ma dei criteri premianti in termini economici per chi lo farà, si potrà schierare 1 giocatore straniero comunitario, o extracomunitario ma con visto per motivi di lavoro/studio. Se verranno confermate le Indicazioni dell'ultima riunione federale, queste saranno le regole più importanti.

Personalmente mi piace di più la formula attuale, saranno necessari maggiori risorse e l'investimento economico che le Società dovranno affrontare, si dovranno mettere a budget maggiori costi di circa il 30/40% per la B élite e di circa la metà per la B interregionale (rispetto alla Cgold attuale), in un momento storico dove, tranne qualche eccezione, le aziende che sono e restano la maggior voce di entrate, hanno ben altri problemi. Noi abbiamo iniziato un percorso molto chiaro per garantire e implementare il sostegno delle aziende al mondo Virtus: innanzitutto solidità di bilancio, conti in ordine, cercando sempre il pareggio o addirittura un leggero utile, vogliamo attrarre investimenti per realizzare alcuni progetti mirati al sostegno dei corsi giovanili essendo aperti anche a collaborazioni con chi la pensa come noi, vogliamo sostenere le Società, associazioni, enti meritevoli che aiutano persone più sfortunate di noi, vogliamo essere un luogo aperto per tutti coloro che amano il Basket.

Volgiamo lo sguardo al futuro con ottimismo e curiosità, pensando anche a idee differenti sia per la comunicazione che per il marketing. Il basket vecchia maniera non esiste più...parliamo di riforma dei campionati, ma dobbiamo anche pensare alla riforma del lavoro sportivo, allo svincolo giovanile, sono tanti i cambiamenti in atto e per questo serve rinnovarsi e creare sinergie. Approfitto per dire ad aziende e imprenditori o chiunque sia interessato ad investire e a essere parte attiva di un percorso che a Imola potrebbe essere epocale, insieme alla Virtus, è il benvenuto e se mi contatta sarò felice di parlargliene.No perditempo”.

 

Mauro Zappi, la Virtus ha gettato alle ortiche una vittoria nel derby che avrebbe potuto svoltare la stagione giallonera. Occasione mancata, ma si son visti parecchi aspetti positivi?

“Non parlerei tanto di occasione mancata. Siamo andati ad Ozzano a fare la partita su un campo difficile e contro una squadra di grande talento. Venivamo dall’ennesima settimana complessa e abbiamo dovuto gestire ancora una volta infortuni, assenze e spremere giocatori oltre i minuti reali che avevano nelle gambe. La squadra ha dimostrato per l’ennesima volta di essere compatta e di essere in grado di competere con chiunque. Senza una fischiata finale che è sotto gli occhi di tutti saremmo qui a celebrare una vittoria di prestigio e due punti in più in classifica. i ragazzi si meritano i complimenti e abbiamo detto loro che non è una partita persa. Gli aspetti positivi sono tanti e ci devono dare la forza per il finale di stagione”.

Quanto potranno essere utili queste tre settimane di pausa da partite ufficiali?

“La pausa per noi è ossigeno puro. Se è vero che da un lato mancherà il ritmo partita e l’adrenalina dei due punti in palio dall’altra sarà un periodo d’oro per recuperare chi è fuori, gestire e far rifiatare chi finora ha dovuto fare gli straordinari e in generale poter lavorare in modo adeguato e preciso sui meccanismi di squadra. Compreso inserire un giocatore nuovo come Vigori che ha bisogno di “vivere” la squadra per entrare completamente nel nostro sistema. Saranno 3 settimane che vivremo con la consapevolezza di quanto di bello abbiamo costruito finora e con la grande voglia di tornare in campo e vivere i prossimi due mesi con grande carica cercando di regalarci e regalare alla nostra gente il nostro sogno!”

 

Riccardo Carta, dopo la sconfitta nel derby di Ozzano, le prossime settimane saranno utili per ricaricare le pile in vista del difficile finale di stagione?

“Penso che la sconfitta contro Ozzano sia stata un episodio che ci consente di rimanere coi piedi per terra, con la consapevolezza che queste settimane di pausa dalle partite saranno utili non soltanto per ricaricare le pile, ma anche per non smettere di migliorare e lavorare sui punti deboli”.

Nel frattempo, tornerai ad essere protagonista in maglia Azzurra con l’ennesima convocazione in Under 20. Quanto ne sei soddisfatto?

“Sono contento della nuova convocazione, che sarà un ulteriore banco di prova in vista dell'Europeo di quest'estate. Sfrutterò questi due giorni al meglio, per tornare da quest'esperienza con qualche "pezzetto" in più da aggiungere al mio bagaglio tecnico”.

 

Alessandro Vigori, come hai vissuto il tuo debutto con la Virtus Imola?

“È stata un partita che ho sentito molto, per vari motivi, ma in cui ho cercato di dare il massimo. Peccato perché ci siamo andati veramente vicini”.

Le prossime tre settimane di soli allenamenti, senza partite ufficiali, sono la manna dal cielo per poterti integrare al meglio?

“Sì, saranno fondamentali per inserirmi al meglio nel sistema di gioco di coach Regazzi e anche per conoscere meglio in campo i miei compagni di squadra”.

 

 

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