FORTITUDO SCONFITTA A CIVIDALE, 76-71
Si ferma a tre la striscia di vittorie della Fortitudo, che a Cividale tiene botta per metà gara, per poi spegnere bruscamente la luce nel terzo quarto, senza riuscire poi nell’ultimo a sistemare le magagne precedenti. Sprofondata fino al -16 del terzo quarto, Bologna difatti riapre una gara, scivolata via dalle mani, con un ultimo quarto opposto a quello appena finito, arrivando pure al tiro per l’overtime, che Italiano a 13” dalla sirena però butta sul ferro.
Dalmonte butta in quintetto Biordi, affiancandogli i soliti quattro. Di questi c’è il solito Davis, nuovamente punzecchiato a sbagliar schiacciate, ed un Thornton da cui passano mille palloni (saranno 2/10 all’intervallo) Proprio da lui e dai primi sei di Aradori arriva l’8-14 esterno (con 9-0 di parziale), rintuzzati immediatamente dai primi cambi Gesteco. Coach Pillastrini difatti butta in mischia Battistini ma soprattutto Chiera, la cui spinta permette ai gialli di casa di finire avanti al primo stop (18-17). Chiera riprende da dove aveva smesso, con Italiano arrancante fra le sue tracce, ed allora con Cividale a tentar fuga (26-19 tripla di Miani), è Barbante a fare “il Davis” (12 in 20’), e tenere in piede una baracca, che vede allontanarsi l’avversario. I gancetti di Dell’Agnello, la tripla di Pepper e il 2+1 di Rota ridanno due possessi all’intervallo lungo.
Si ricomincia ma in un amen Bologna sprofonda in doppia cifra di disavanzo (44-34) su pazzesca inchiodata di Pepper a difesa schierata. Dalmonte prova a parlarci su, ma in campo sembrano esserci solo i gialli in canotta: Dell’Agnello smazzola assist a Mouaha per il +13, e Pepper continua a bucare la retina. La Effe perde i pochi punti di riferimento fin qui avuti, e con briciole da Davis e Thornton, sbraga fino al -16 del trentesimo. Dalmonte chiede attributi per l’ultima fatica; l’orgoglio porta prima ad un 8-0 che dimezza il divario. Thornton, con Aradori a sedere, e Davis infilano punti riavvicinando l’Aquila (72-68). Italiano tripleggia per il -3 a 50”, ma non mette quella più pesante a 13” dal gong. Game over.
(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)