Il presidente della Regione Stefano Bonaccini, ancora una volta, si è schierato dalla parte delle società di volley e basket, e ha appoggiato la loro richiesta al governo per aumentare le capienze nei palasport.

Queste le sue parole in un post su Facebook.
Anche se l’immagine scelta dalle principali società italiane di volley, per richiedere al governo di aumentare la percentuale di spettatori presenti nei palasport alla ripresa dei campionati, non mi sia piaciuta granché (avrei sinceramene evitato il coltello sporco di sangue…) trovo giusto e comprensibile il merito della loro richiesta.
E siccome prediligo sempre la sostanza alla forma, ribadisco che il governo dovrebbe ascoltare il grido d’allarme mondo del volley, unitamente a quello del basket e valutare per bene la loro proposta.
Se lo strumento del green pass e’ assolutamente utile (e bene ha fatto il governo, con la condivisione della conferenza delle regioni ad introdurne l’utilizzo per permettere di riaprire ciò che era chiuso o molto ristretto), non si comprende perché in zona bianca con il rigoroso utilizzo del green pass, uso della mascherina e seduti a scacchiera non si possa alzare, almeno per l’avvio dei campionati, dal 35 al 50% la percentuale di presenza all’interno degli impianti sportivi.
In tal modo si garantirebbero da un lato ingressi in piena sicurezza (senza green pass non entri) e dall’altro un po’ di ossigeno ai club che da un anno e mezzo non hanno potuto contare su alcun incasso, con il rischio di chiudere bottega e perdere posti di lavoro.
Ho parlato ieri anche di questo, a margine dell’inaugurazione del Meeting di Rimini, con la sottosegretaria con delega allo sport Valentina Vezzali e l’ho trovata disponibilissima al confronto con le società e con le regioni. Mi auguro si trovi presto un giusto ed equilibrato punto di incontro.

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