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Alessandro Bolognesi, DS di Rimini, è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

In gioventù è stato tifoso Fortitudo. Oggi sono un professionista per cui adesso penso solo ed esclusivamente alla RBR.

Con quale spirito Rimini arriverà al PalaDozza?
La sconfitta a Udine, che ha sancito la matematica promozione in Serie A dei friuliani, ci ha dato maggiore consapevolezza. Siamo in un ottimo momento, anche per merito dello staff tecnico e dello staff fisioterapico. Andremo a Bologna con l'intento di vincere per confermare il secondo posto con una giornata di anticipo.

Non avvertite delusione per il primo posto, e la conseguente promozione diretta in A, sfumati? Non sono sfumati la settimana scorsa. Pure noi, come la Fortitudo, abbiamo avuto tanti infortunati e per un mese abbiamo faticato ad allenarci. La settimana decisiva è stata quella tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo, quando eravamo primi a pari merito con Udine, abbiamo perso con Torino e Orzinuovi in casa, mentre l'Apu ha vinto a Rieti e in casa con Cantù e siamo scivolati a -4: lì abbiamo perso la promozione diretta, che però non era un nostro obiettivo programmato. Ci siamo guadagnati la possibilità di sognare con una grande stagione. Adesso siamo carichissimi in vista dei playoff.

Si sarebbe mai aspettato una Fortitudo nona a due giornate dalla fine conclusione della regular season? No, né io, né alcun altro addetto ai lavori.

A cosa imputa questo "ritardo" della Flats Service? Questo campionato di A2 è molto diverso dai precedenti, ci sono state molte sorprese. Noi siamo tra quelle positive, altre squadre molto blasonate come Fortitudo, Pesaro e Brindisi hanno avuto difficoltà. Per l'Aquila e Brindisi gli infortuni hanno inciso moltissimo. Come Rimini, non vorrei mai incontrare la Fortitudo ai playoff: se riesce a fare risultato in trasferta, andare a vincere al PalaDozza quando conta è una missione semi impossibile».

Gabriel è la grande delusione del mercato estivo biancoblù? Gabriel sta avendo qualche difficoltà, come accade a tanti grandi giocatori che scendono dalla A alla A2. Penso all'inizio al nostro Robinson o a Pullen, tagliato da Verona. Gabriel è stato condizionato dagli infortuni, ma è un campione.

La Fortitudo andrà ai playoff? Sì, non ho alcun dubbio.

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