TICCHI: LA FORTITUDO NEI PLAYOFF PUO' FARE MALE A TUTTI, MA SPERO DI BATTERLA. LA VIRTUS HA CERCATO ANDERSON, MA COLLINS E' PIU' UTILE

Ieri sera il coach dell'Andrea Costa Imola Giampiero Ticchi è stato ospite della trasmissione "Sport Club", in onda mercoledì alle ore 21 su Rete 7, condotta da Jack Bonora, Luigi Balduini e Max Cocchi.

Ecco un riassunto delle sue parole:
La Virtus ha cercato Anderson tre settimane fa, ma non aveva la cifra disponibile per il buyout che è piuttosto elevato. Lo voleva anche Torino. Domenicali mi ha informato delle offerte e io gli ho ricordato quanto questo giocatore fosse importante per noi. Però, gli ho anche detto che se doveva rischiare di non onorare gli stipendi sarebbe stato più giusto cederlo. Fortunatamente gli sponsor ci sono venuti incontro.

Non so se quando la Virtus ha cercato Anderson fosse già in trattativa con Collins: io so che Anderson è più forte di Collins, ma anche che Collins, in questo momento, alle Virtus è più utile di quanto non lo sarebbe Anderson.

La Virtus si salverà, retrocederà Torino.

La Fortitudo nei playoff può fare male a tutti. Il mio sogno è quello di passare il primo turno di playoff, poi incontrarla. La batteremo? Si, perchè a Imola non vince nessuno! (ridendo... n.d.r.)

Claudio Sabatini? Lo vedo a Imola perchè con me gioca suo figlio. Ho un rapporto cortese, niente di più.

Mi chiedi se avrei preso Amoroso? Grazie, ho già dato... Litigammo a muso duro, faccia a faccia, durante un allenamento, ai tempi di Pesaro, e John Ebeling lo cacciò via. Da li intervenne la società e io non ebbi più modo di chiarirmi con lui, perchè certe tensioni ci stanno tra allenatore e giocatore. Scavolini non si dimenticò mai dell'episodio e, tempo dopo, fece piazza pulita dei protagonisti di quella vicenda. Mi spiacque davvero, perchè Pesaro era la società per cui avevo sempre tifato, sin da bambino.

Dopo la vicenda della monetina presa in testa al PalaDozza ho ricevuto la massima solidarietà dalla Fortitudo. Mi ha chiamato un'ora dopo Boniciolli, poi i dirigenti e, infine, il capo della Fossa dei Leoni che mi ha ringraziato per essermi comportato come mi sono comportato, evitando una squalifica del campo a causa del gesto di un solo soggetto, che certo non rappresenta l'intera tifoseria.