VERBA MANENT

Boniciolli - Prima della partita, già ieri, avevo detto ai miei che oggi era importante la prestazione più che il risultato. Era ovvio che la finalista dell’anno scorso reagisse, quindi noi volevamo portarli avanti senza dare segni di cedimento dopo l’infortunio di uno dei due stranieri. La risposta è stata superiore ad ogni mia aspettativa, tutto il merito è dei giocatori: sappiamo dove andare e quando andarci, seguendo le regole, e non dimentichiamo che siamo guidato sia da un veterano come Sorrentino che da un 19enne che sta facendo grandi cose contro una stella della A2. Ma non dimentico che Agrigento ne ha vinte 9 fuori, ha vinto a Mantova che era seconda nel nostro girone, quindi non possiamo abbassare la guardia. Siamo ad una partita dalla semifinale, ne abbiamo due in casa, loro non verranno a Bologna in gita e quindi serve l’aiuto di tutto il pubblico. Ho frequentato a lungo la pallacanesto europea, ho un panorama ampio di quello che c’è in giro: Amoroso ha pagato il suo carattere, non lo vedo diverso da Printezis, e si è inserito in un ambiente dove le idee sono chiare, dove ci sono gerarchie, e ha avuto l’umiltà di entrare in punta di piedi dopo essere stato fermo prima e dopo l’arrivo. E i grandi giocatori sanno venire fuori nel momento del bisogno. Solo due giorni fa eravamo tutti dispiaciuti per l’amico, collega e prima punta Flowers: l’Italia è il paese degli alibi, si vuole sempre spiegare perché si è perso, e io ho detto ai miei che dovevamo fare qualcosa di diverso che andare in campo sapendo che un alibi ci sarebbe stato. Allenare questa squadra è un godimento assoluto, ogni giorno è indimenticabile e spero che la cosa vada avanti a lungo. Quando dopo la promozione parlammo con la società, io dissi che le mie squadre non partono mai bene, sono appesantite, ma che ci si doveva fidare di me. E assorbire mentalmente la perdita di un giocatore così forte, facendo 2-0 contro una squadra come Agrigento, è qualcosa di ottimo che ora non dobbiamo sprecare. Ricordo che siamo stati avanti 35’ a Brescia, buttandola via alla fine: noi a inizio terzo quarto abbiamo fatto errori, e forse un po’ di tempo fa saremmo andato sotto di 15 e perso di 9. Oggi invece ci siamo compattati, e abbiamo avuto un fuoriclasse che ci ha aiutati, ma gli allenatori non vincono se hanno gente scarsa, nemmeno Ranieri. Oggi comunque la vittoria è stata collettiva, non basta un grande, ma tutti, compreso Campogrande che l’anno scorso era titolare sì, ma in C2: ha messo una bomba, ha allungato le rotazioni, ed è figlio del lavoro certosino dei miei assistenti, che sono in palestra ogni giorno.

Ciani - Riconosciamo i meriti di Bologna che ha giocato senza il suo americano una prova di grande precisione e, nel tiro da 3, di buone percentuali specie nel primo tempo da noi non molto ostacolate. Amoroso straordinario, Montano non avrà fatto tanto ma per la seconda volta ha tirato e infilato un cesto che si è arrampicato, a prova di grande fiducia. Hanno avuto la capacità di reggere l’urto nel nostro momento migliore e limitare il divario. Poi allo sprint finale, emotivamente più leggeri di noi, sapendo di avere due gare in casa e che nessuno gli chiedeva tanto senza un americano, hanno fatto meglio. Noi meglio di domenica, ma fatichiamo a fare canestro, e sbagliamo tanti liberi dopo essere stati precisi durante l’anno. Abbiamo perso l’occasione di tenere l’inerzia della gara, Bologna fin qui è stata meglio di noi. Venerdì gara 3: si può pensare che andiamo lì per niente, ma dobbiamo guadagnarci altri giorni di vita senza fare programmi a lungo termine. Siamo un prodotto a scadenza ravvicinata, ma ci proveremo. Se loro saranno più bravi ne riconosceremo i meriti, ma chiudere senza orgoglio sarebbe un piccolo neo.

Carraretto - Non nascondo la gioia di tutta la squadra, mia in particolare. Il cmapo era difficile e il gruppo loro collaudato, quindi grande soddisfazione vincere qui domenica e ripeterci oggi con Flowers fuori e contraccolpo psicologico duro. Ma abbiamo lavorato bene, ognuno ha portato il suo mattoncino, e in una serie playoff con partite così ravvicinate c’è bisogno di tutti. Siamo carichi, ma finchè non arriviamo alla terza vittoria dobbiamo sempre lottare. Vincerne due qui non era facile, siamo stati bravi, festeggiamo, ma da domani subito testa a venerdì per chiuderla senza dare loro speranze. Grande soddisfazione, ma gara 3 sarà ancora tostissima. I giovani? Sono contento, merito loro e dello staff tecnico che li ha fatti crescere così tanto. Bravissimi a fare cose importanti, Candi è giocatore fondamentale e spero continui così, con la sua freschezza tecnica e il suo talento sa alzare i ritmi e stancare gli avversari. Anche Campogrande ha saputo ritagliarsi degli spazi e aiutarci, contento se posso aver contribuito alla loro crescita, c’è ancora tanta strada da fare e speriamo di allungare la stagione. Senza un americano abbiamo fatto una grande partita, a prova della forza del nostro gruppo.
AGRIGENTO - FORTITUDO, PAGELLE E STATISTICHE
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE