Sasha Djordjevic, coach della Virtus, è stato intervistato da Paolo Bartezzaghi sulla Gazzetta dello Sport con il metodo della "botta e risposta".
Un estratto delle sue parole.

Principale pregio. «Essere diretto».
Principale difetto. «La trasparenza».
Qualità migliore in una donna. «Saperti stare vicino, incondizionatamente. Da 32 anni sono con mia moglie e la apprezzo ogni giorno, sempre di più».
Qualità migliore in un giocatore. «L'ambizione».
Qualità migliore in un tecnico. «Essere un uomo di principi».
Allenatore preferito. «Zeljko Obradovic».
Partita indimenticabile. «Il ritorno dei quarti di Champions League col Nanterre».
Partita da dimenticare. «A Sassari tre giorni prima».
Avversario più tosto. «L'avversario più difficile è il tempo. E il mio ego di m...»
Eurolega o Nba? «Nba. Ma con la voglia di portare la Virtus in Eurolega al più presto. Perché prima torniamo, prima la vinciamo».
Parola preferita.«Due: libertà e famiglia».
Soddisfazione più grande? «La famiglia, la nascita e la crescita delle mie figlie. Con mia moglie abbiamo fatto un bel lavoro. Sono un padre orgoglioso e un marito fortunato». Delusione più grande? «Per fortuna non l'ho avuta dalla gente ancora presente nella mia vita, ma da persone insignificanti di passaggio. Per questo non mi pesa. Le vere delusioni possono dartele solo le persone a cui tieni».


(foto Virtus Pallacanestro)

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