Valerio Cucci è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

"Vorrei che questo fosse l'inizio di una storia cestistica molto lunga, alla Fortitudo non si può dire di no. Ho sempre detto che il mio sogno sarebbe stato venire qui alla Effe.
Ci sono due persone che conoscono la Fortitudo meglio di me: Fantinelli e Aradori. Io entro con passo felpato. I leader non vengono imposti, emergono. Il primo giorno che calcherò il parquet del PalaDozza e sentirò tifare per noi la Fossa dei Leoni sarò già contento.
La caviglia? A novembre 2021 un medico di cui non dico il nome disse che avrei dovuto operarmi. Mi sentivo bene, sono andato avanti e ho vinto il campionato. Ho consultato altri dottori che mi hanno rasserenato e consigliato una terapia conservativa. Ora sto benissimo. Solo un po' stanco perché Renzo Colombini ci fa correre come lepri".
Per vincere la A2? Ognuno deve sacrificare qualcosa di sé per il gruppo e, se serve, fare un passo indietro. Poi è fondamentale parlare se ci sono problemi, i silenzi creano voragini: meglio un pugno in faccia che tenere il muso tutto l'anno".


(foto Schicchi - Fortitudo 103)

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