Daniele Cinciarini è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

La chiave del nostro equilibrio è lo spirito di sacrificio. Siamo una squadra forte e lunga, con giocatori di grande esperienza. Tutti si sacrificano per la squadra. Questa è la differenza maggiore rispetto all'anno passato, quando eravamo comunque un bel gruppo, ma questo spirito di sacrificio la maggior parte delle volte non c'era.
Con Forlì... Abbiamo dimostrato che quando le partite vanno punto a punto, noi ci siamo. Abbiamo confermato ancora una volta la nostra solidità mentale contro una delle squadre più in forma del campionato insieme a Treviso.

Quale sarà la chiave del match contro Cagliari? Giocare in casa sarà un grande vantaggio. Ci faremo trascinare dal nostro pubblico. Le chiavi saranno imporre il nostro ritmo e la difesa. Quando l'abbiamo alzata nel supplementare contro Forlì, loro hanno sprecato possessi e fatto scelte sbagliate.

La Fortitudo può realizzare il triplete, vincendo campionato e Coppa Italia oltre alla Supercoppa? Il triplete è possibile se pensiamo ad una partita alla volta restando sempre umili. Ogni gara sul nostro percorso ci deve guidare verso l'obiettivo che ci siamo prefissati: la Serie A.

Sta rendendo moltissimo da sesto uomo. Sono state fatte scelte giuste e i risultati, per ora vincenti, lo dimostrano. Io mi trovo bene ovunque mi si metta. In carriera non sono sempre partito in quintetto e quando uscivo dalla panchina era per
spaccare le partite. Quella che mi ha proposto coach Martino è stata una sfida intrigante, che ho accettato sapendo che sarei rimasto importante nel contesto. Qui ci sono gerarchie definite, a differenza della scorsa stagione.


La svolta per la Fortitudo è stata l'arrivo in panchina di Martino? Martino ha dato ordine. Ma io mi sono sempre trovato bene anche con Boniciolli e Pozzecco. Non penso che l'anno scorso il problema sia stato l'allenatore. Ognuno ha avuto la sua parte di colpa. La causa principale è stata la mancanza dello spirito di sacrificio. In più i molti infortuni non ci hanno permesso di creare la necessaria identità.

Il recupero di Mancinelli? Mancio sta facendo di tutto per rientrare il prima possibile. Deve risolvere bene il problema per evitare ricadute. Il suo ritorno aumenterà la nostra qualità e ci permetterà di avere più gioco intemo, ora affidato solo a Pini e ogni tanto a Rosselli. Con Mancinelli in più avremo solo da guadagnare.

( Foto Fabio Pozzati/ebasket.it )

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