IL DOPOPARTITA DI VERONA-FORTITUDO

Alla fine, anche solo statisticamente, non si può non dire che la cura Comuzzo funziona davvero. Perché le vittorie sono 4 di fila, e perché vai te a dire che sono state tutte cose facili, che le avversarie eccetera. Solo che, considerata la scala degli indizi che fanno prove, è normale che ci si possa chiedere se davvero, la Fortitudo comuzzica, abbia qualcosa in più di quella di Boniciolli. Forse solo l’inevitabile ristabilirsi delle gerarchie all’interno della partita, perché ora non c’è la tensione del turnover e i quintetti sono fatti e finiti. Forse, solo il classico concetto dello stringersi a coorte nei momenti di difficoltà, come possono essere quelli in cui la tua guida deve fermarsi. Forse, senza voler entrare nell’ambito dei gusti personali, la squadra è costruita con valori tali per cui ci si può anche prendere a male parole, a tratti, ma con il senso di responsabilità per cui non si abbassa la testa e ci si rilassa nemmeno in assenza del titolare. E noi ce lo ricordiamo, quando eravamo a scuola, come si cazzeggiava davanti al supplente, o no?

Primo posto, ora con anche quella vittoria pesante che potrebbe fare la differenza per arrivare al vertice alla fine della regular season: tutto bene, e anche il forte dubbio di capire dove andare ad agire, sul mercato. Perché questi 9 funzionano alla grande, e se solo McCamey trovasse un suo equilibrio fisico e tecnico diventerebbero 10, fatti e finiti, senza l’altro straniero. Basterebbero per arrivare in fondo? Una aggiunta aggiungerebbe davvero, o squilibrerebbe? Cose che è normale chiedersi, dopo aver visto 4 Fortitudo consecutive fare ottime, ottime cose. E se Comuzzo non porterà la truppa in Europa come gli chiedono i tifosi, se non altro riconsegnerà il pacchetto al titolare in condizioni anche migliori di quanto non lo fossero state prima.

Just can’t get enough - Fultz dirige come Peppe Vessicchio, gli altri stanno a ruota e nemmeno un attimo di sbandamento (vero che si era avanti di 22 e un po’ si è concesso, ma in campo ci sono anche gli avversari, dai). Orchestrona se ce n’è una.

It’s no good - Solo Chillo un po' fumoso, ma non è il momento, dai.

(Foto di Fabio Pozzati / Fortitudo Pallacanestro Bologna)